Polmonite

Ultimo aggiornamento: 6 Maggio 2019

La polmonite è una patologia dovuta ad un’infezione batterica (pneumococco, Mycoplasma, stafilococco) oppure,  a volte, causata da un’infezione virale, soprattutto nei bambini piccoli. Nella maggior parte dei casi la diagnosi si basa sulla radiografia del torace e generalmente le cure antibiotiche sono efficaci fatta eccezione per anziani, bambini piccoli e persone con sistema immunitario indebolito o che soffrono di insufficienza respiratoria, soggetti nei quali c’è un più alto rischio di complicazioni.

FORME DI POLMONITE PIU’ COMUNI

Polmonite lobare acuta: detta anche polmonite pneumococcica, è un’infezione dei polmoni dovuta al batterio pneumococco e per lo più limitata ad uno o due lobi polmonari. Per effetto dell’infiammazione, l’alveolo infetto si riempie di liquido e le sue pareti si ispessiscono. Gli scambi gassosi diventano sempre più difficili e ciò causa una respirazione difficoltosa.  I sintomi sono febbre, brividi, dolore al torace, difficoltà a respirare e tosse secca, compaiono all’improvviso e sono seguiti da tosse grassa. La guarigione richiede alcune settimane di terapia antibiotica. Negli anziani e nei neonati può degenerare in meningite.

Legionellosi: conosciuta anche come malattia del legionario è una rara forma di polmonite causata dal batterio Legionella pneumophila che predilige l’acqua tiepida e può contaminare i tubi domestici dell’acqua calda, i sistemi di condizionamento dell’aria o le torri di raffreddamento. L’infezione avviene inalando le goccioline di acqua contaminata, l’incubazione è di circa 2-10 giorni e ad essa seguono una serie di sintomi del tutto simili a quelli di una normale influenza o polmonite: dolori al torace, difficoltà di respiro, tosse secca. Se non adeguatamente curata può anche evolversi in un’insufficienza respiratoria e causare la morte.

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