Salute e Dintorni

Sindrome di Cotard (sindrome del “Morto che Cammina”)

Ultimo aggiornamento: 7 Ottobre 2020

Esistono patologie psichiatriche studiate e-per fortuna- sempre meno socialmente stigmatizzate come la Depressione, la Sindrome da Stress Post-Traumatico e l’Ansia Cronica, ma esiste un gran numero di patologie meno comuni, di cui si parla raramente e che appaiono quantomeno “bizzarre”. Ma non sono meno gravi ed invalidanti per chi ne è affetto. Una di queste è la Sindrome di Cotard, che porta chi ne è affetto a sviluppare la ferma condizione di essere morto.

NOTA: Le persone ritratte nella foto sopra stanno partecipando ad un Flash Mob, sono vive e vegete.

La Sindrome di Cotard, nota anche come Sindrome del cadavere che cammina, fu descritta per la prima volta dal neurologo e psichiatra francese Dr. Jules Cotard nel 1882. Questa psicosi comporta una serie di deliri psicotici, che vanno dalla convinzione di aver perso uno o più organi interni fino alla certezza di essere effettivamente morti.

I deliri che comporta la Sindrome di Cotard, a seconda della gravità, possono comportare anche una serie di negazioni: i propri figli, amici, parenti, fino a negare l’esistenza del mondo stesso e rinnegare il proprio nome e cognome. Inoltre, chi è affetto da Cotard può manifestare fermo rifiuto di alimentarsi e camminare.

Talvolta alla Cotard si affiancano condizioni neurologiche quali l’emicrania, l’epilessia, la schizofrenia.

Cause della Sindrome di Cotard

Le cause esatto sono per lo più sconosciute.

Si ritiene che possa essere una possibile “evoluzione” di una Depressione grave non curata. Nel paper: “Cotard’s syndrome: Two case reports and a brief review of literature” (2014) si ipotizza che l’incidenza della Cotard sia minore che in passato proprio perché negli ultimi anni la Depressione viene diagnosticata e trattata più che un tempo.

Un’altra possibile causa potrebbe essere genetica.

Diagnosi Sindrome Di Cotard

Nonostante sia una condizione estremamente rara, identificarla non è difficile e non differisce sostanzialmente dal percorso di analisi che porta alla diagnosi di altre affezioni psichiatriche.

Lo specialista (psichiatra) sottopone il paziente ad un questionario e ad un’intervista che porti alla luce le sue convinzioni. Di norma il delirio del paziente è tanto radicato e fermo che non avrà alcun problema a parlare apertamente del fatto che ritiene di essere morto.

Cura della Sindrome di Cotard

La Sindrome di Cotard di solito si presenta unitamente ad altre condizioni, che possono influenzare le opzioni di trattamento.

Un articolo del 2012: “Effectiveness of Electroconvulsive Therapy for Depression and Cotard’s Syndrome in a Patient with Frontotemporal Lobe Dementia“, pubblicato su Case Reports in Psychiatry suggerisce che la terapia elettroconvulsiva (ECT) può aiutare. L’ECT viene effettuata in anestesia generale, dopo di che i medici passano correnti elettriche attraverso il cervello per creare convulsioni. È un trattamento efficace per la depressione che può aiutare anche i pazienti affetti da Cotard.

La moderna ECT è ben diversa dall’antico “Elettroshock” ma non è esente da rischi, come perdita di memoria, dolori muscolari e confusione mentale. Pertanto si opta inizialmente per un approccio più “soft”, come farmaci antidepressivi, antipsicotici e stabilizzatori dell’umore.

La terapia psicologica di tipo cognitivo-comportamentale può essere un valido supporto al trattamento farmacologico.

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John Dimi
Editore e divulgatore scientifico. Oltre che contributor diretto per il sito, si occupa di fact checking e revisione delle bozze. ------ Note biografiche disponibili nella pagina Redazione | Tutti gli articoli, ove non espressamente specificato, sono sottoposti a Revisione Scientifica e Fact Checking.
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