Trainato dall’endorsement di VIP e influencer e, conseguentemente, rimbalzato nelle ultime settimane sulle pagine della stampa generalista, scopriamo il Semaglutide, il farmaco pensato originariamente per il trattamento del Diabete tipo 2 che viene assunto da sempre più pazienti al fine di perdere rapidamente peso.
Indice argomenti
GLP-1 | Effetti collaterali semaglutide |
Semaglutide | Come assumere semaglutide |
Come fa il semaglutide a far dimagrire | Obesità sconfitta? No. |
Studi Scientifici | Conclusioni |
GLP-1
Prima di introdurre il semaglutide, presentiamo quello che è il vero protagonista di questo approfondimento: il GLP-1 (Glucacon Like Peptide di tipo 1), ovvero un ormone naturalmente prodotto dall’intestino tenue che stimola la secrezione di insulina e inibisce la secrezione di glucacone nel pancreas. La sua funzione principale è di far sì che l’organismo non vada in iperglicemia a seguito dell’assunzione di carboidrati. Inoltre, contribuisce alla sensazione di sazietà rallentando lo svuotamento gastrico. Purtroppo (o per fortuna, a seconda dei punti di vista) il corpo umano è un sistema dinamico il cui funzionamento dipende dall’equilibrio, quindi il GLP-1 prodotto incontra un antagonista, l’enzima DPP-4 (Dipeptil peptidasi 4), che ne causa un rapido degrado (fonte), motivo per cui dopo appena un paio di ore si sentono nuovamente i morsi della fame.
Semaglutide
Le persone affette da diabete non producono sufficiente GLP-1 per tenere, entro range normali, i livelli glicemici. Esistono quindi farmaci (anche denominati antagonisti del recettore GLP-1) che imitano l’ormone GLP-1 come, appunto, il semaglutide che ne è la versione sintetica. Rispetto ad altri farmaci anti-diabetici, inoltre, sembra avere proprietà protettive della funzione cardiaca (“Cardiovascular outcomes with glucagon-like peptide-1 receptor agonists in patients with type 2 diabetes: a meta-analysis” – The Lancet, 2018)
Il semaglutide, in buona sostanza, è un’imitazione dell’ormone GLP-1, ma studiata affinché abbia una vita più lunga, all’interno dell’organismo, rispetto alla sua controparte naturale.
Come fa il semaglutide a promuovere un rapido dimagrimento in chi lo assume?
L’assunto su cui si fonda l’efficacia del semaglutide nella perdita di peso è molto semplice. Il principio attivo è simile all’ormone GLP-1 per il 95%, ma modificato affinché non sia degradato dall’enzima DPP-4: il senso di sazietà giunge prima – con una minore assunzione calorica – e si mantiene inalterato per un tempo superiore alla norma. Per far questo, lo svuotamento gastrico viene rallentato e il dispendio energetico ottimizzato.
Studi scientifici sul dimagrimento attraverso assunzione di semaglutide
Gli studi sul semaglutide sono stati condotti secondo il protocollo STEP (The Semaglutide Treatment Effect in People with obesity) descritti qui: “Semaglutide 2.4 mg for the Treatment of Obesity: Key Elements of the STEP Trials 1 to 5“
Nel 2021 è stato pubblicato lo studio (randomizzato, in doppio cieco, placebo-controllato) sull’autorevole The Lancet: “Semaglutide 2·4 mg once a week in adults with overweight or obesity, and type 2 diabetes (STEP 2): a randomised, double-blind, double-dummy, placebo-controlled, phase 3 trial“, che, ai fini della perdita di peso, conclude una efficacia statisticamente rilevante rispetto al placebo.
Sempre nel 2021, su Jama Network, sono state pubblicate le risultanze di una ricerca clinica randomizzata condotta su 611 adulti sovrappeso: “Effect of Subcutaneous Semaglutide vs Placebo as an Adjunct to Intensive Behavioral Therapy on Body Weight in Adults With Overweight or Obesity“. Nel corso della ricerca, è stato somministrato semaglutide in abbinamento a terapia cognitivo-comportamentale e dieta ipocalorica. La perdita di peso del gruppo che aveva assunto il farmaco è stata del 16% contro il 5% del gruppo di controllo.
Nello stesso anno, sul The New England Journal of Medicine, sono stati resi noti i risultati di una ricerca condotta su 1961 adulti con BMI superiore a 30, non affetti da diabete: “Once-Weekly Semaglutide in Adults with Overweight or Obesity“. I risultati, dopo 68 settimane, sono stati la perdita media del 14,9% rispetto al 2,4% del gruppo che aveva assunto placebo.
Effetti collaterali Semaglutide
Il pericolo di un hype eccessivo intorno ad un farmaco (seppur efficace) è sempre quello di focalizzarsi sulle finalità per cui lo si assume e non sul fatto che si tratta, appunto, di un farmaco che presenta possibili effetti collaterali.
Il sito Mayo Clinic (fonte) ha raccolto i possibili effetti avversi dell’assunzione di semaglutide:
- ansia
- gonfiore addominale
- visione offuscata
- brividi e sudore freddo
- stati confusionali
- stipsi
- pallore
- tosse
- urina scura
- depressione
- diarrea
- difficoltà a deglutire
- vertigini
- tachicardia (battito cardiaco accelerato)
- febbre
- mal di testa
- aumento della fame
- indigestione
- gonfiore su viso, palpebre, labbra, lingua, gola, mani, gambe, piedi o organi sessuali
- perdita di appetito
- nausea
- nervosismo
- incubi
- dolori allo stomaco, al fianco o all’addome, che si estendono alla schiena
- convulsioni
- eruzioni cutanee
- difficoltà a parlare
- senso di oppressione al petto
- difficoltà respiratorie
- stanchezza o debolezza
- vomito
- occhi o pelle ingiallita
Alcuni effetti collaterali meno comuni:
- Acidità e bruciore di stomaco
- eccesso di aria o gas nello stomaco
- sensazione di pressione nello stomaco
- flatulenza
- dolori e fastidi allo stomaco
Gli effetti collaterali sopra indicati potrebbero essere solo il sintomo di un progressivo adattamento del corpo al farmaco (quindi non essere emergenze mediche), tuttavia è sempre raccomandato riferire al proprio medico curante ogni tipo di effetto avverso o sensazione anomala durante il trattamento a base di semaglutide.
Come assumere semaglutide
Il semaglutide (sotto diversi nomi commerciali) è disponibile in due formulazioni. La prima prevede l’assunzione subcutanea una volta la settimana, mentre la seconda l’assunzione orale quotidiana.
Il farmaco richiede prescrizione medica ed è fortemente sconsigliato procurarselo tramite… canali paralleli: ricordiamo che acquistare farmaci illegalmente è un illecito penale (Art. 55 d. lgs. n. 219/2006).
Inoltre, la grande domanda di semaglutide per dimagrire sta rendendo difficoltoso il suo reperimento da parte di coloro per cui il farmaco è stato studiato: i diabetici (ne parla WIRED il 7 Marzo 2023, citando una Nota Informativa dell’AIFA).
Con il semaglutide abbiamo sconfitto l’obesità? No.
Il semaglutide è solo uno strumento in più, come ce ne sono già altri a disposizione (es: bypass gastrico) per trattare l’obesità grave. Se non si risolve alla radice il problema (psicologico, metabolico ecc.) che sta alla base del proprio peso, il semaglutide non può fare granché nel lungo periodo.
Uno studio su 327 partecipanti pubblicato nel 2022 sulla rivista Diabetes, Obesity & Metabolism: “Weight regain and cardiometabolic effects after withdrawal of semaglutide: The STEP 1 trial extension” ha dimostrato che l’interruzione del trattamento aveva portato, dopo un anno, a riprendere gran parte del peso perso con il farmaco.
Conclusioni
Il semaglutide simula l’ormone GLP-1 (che tiene sotto controllo la glicemia e provoca sensazione di sazietà), ma la molecola è sintetizzata affinché abbia un’emivita più lunga dell’ormone prodotto naturalmente. Originariamente nato come farmaco anti-diabete, diversi studi scientifici ne certificano l’efficacia nel dimagrimento in pazienti con BMI superiore a 30.
Tuttavia, il farmaco non è privo di effetti collaterali e deve essere assunto esclusivamente sotto stretto controllo medico. Inoltre, la cessazione della sua assunzione – se non si indaga la “reale” origine della propria obesità! – può portare a riprendere tutti i chili persi.
[…] Per una panoramica sul semaglutide, abbiamo recentemente pubblicato un approfondimento su Virtua Salute Magazine: “Semaglutide per dimagrire: come funziona?“ […]