Probabilmente avrai sentito nominare molte volte infortuni sportivi come il gomito del tennista o il ginocchio del saltatore. Sono solo due esempi di tendinite, una condizione dolorosa causata dall’eccessivo uso delle articolazioni nel corpo.
I tendini sono fasce di tessuto resistenti ma flessibili che collegano i muscoli alle ossa. Ci sono circa 4.000 tendini in tutto il corpo. I tendini ti permettono di piegare il ginocchio, ruotare la spalla e usare la mano per afferrare oggetti.
La tendinite è l’infiammazione di un tendine. Quando vedi “ite” alla fine di un termine medico, indica infiammazione. Nelle tendiniti il tendine si infiamma e può sfregare contro le ossa, rendendo doloroso il movimento.
La tendinite è solitamente causata da movimenti ripetuti, stress o lesioni a determinati muscoli o articolazioni. Un infortunio sportivo o legato al lavoro è un modo comune di procurarsi una tendinite, ma la condizione può capitare a chiunque.
Il rischio di tendinite aumenta anche con l’avanzare dell’età. I tendini perdono elasticità man mano che invecchiamo e diventano meno capaci di sopportare il loro quotidiano carico di lavoro.
Qualsiasi attività che richieda una rotazione ripetuta del polso o la presa della mano, il salto o la flessione, il sollevamento o la spinta può irritare i tendini. Le zone del corpo più soggette al rischio di tendinite sono le spalle, gomiti, mani, polsi, ginocchia e caviglie. I soggetti il cui lavoro ponga regolarmente sotto stress un gruppo specifico di tendini sono a maggior rischio di sviluppare tendiniti.
Diagnosi e trattamento della tendinite
Se trattata tempestivamente, la tendinite è di solito una condizione che si risolve nel breve termine. La guarigione non è definitiva se lo stesso tendine viene sollecitato nuovamente e in modo prolungato. Se la tendinite continua a colpire la stessa area nel tempo, il tendine può indebolirsi e strapparsi o rompersi.
Se provi dolore o gonfiore – e soprattutto se non riesci a muovere una giuntura – contatta un medico di base o un ortopedico. Devono essere eseguiti test per individuare le aree esatte dell’infiammazione. Solitamente la tendinite provoca un forte dolore eseguendo un movimento di torsione (è il primo test funzionale che ti farà il fisioterapista o l’ortopedico). Potrebbe essere necessaria una risonanza magnetica o una radiografia per verificare l’eventuale lesione del tendine e la sua gravità o escludere altre condizioni, come l’artrite.
A semplice scopo autodiagnostico, quindi, se senti dolore ad una giuntura mentre la utilizzi, prova ad effettuare una leggera torsione, se il dolore aumenta, molto probabilmente hai una tendinite. Ma la fase autodiagnostica termina qui: consulta immediatamente il tuo medico di base, che ti indirizzerà allo specialista più idoneo a trattarti. Alcuni dei sintomi della tendinite sono associabili anche all’artrite, quindi assicurati che la diagnosi esatta sia fatta da un medico.
Il primo passo nel trattamento della tendinite è ridurre il dolore e il gonfiore. Assicurati di riposare il tendine gonfio in modo che possa guarire.
Un medico può prescrivere farmaci che alleviano l’infiammazione (come l’aspirina o l’ibuprofene), somministrare iniezioni di steroidi o suggerirti una stecca o un tutore per ridurre il lavoro a carico del tendine infiammato.
Solo quando l’infiammazione è guarita, esercizi mirati possono aiutarti a rafforzare il tendine. Ma anche, e soprattutto, in questa fase, il “fai da te” è sconsigliatissimo. Affidati ad un fisioterapista, che ti indicherà, sotto la sua supervisione, i movimenti e gli esercizi da compiere per ripristinare in tutta sicurezza la funzionalità del tendine.
In caso di rottura del tendine. Se un tendine si rompe o si strappa, nella maggior parte dei casi è necessario un intervento chirurgico per riparare il danno. La ricerca medica sta lavorando per sviluppare nuovi modi per riparare e rigenerare i tendini senza un intervento chirurgico, ma al momento l’intervento chirurgico è l’unica soluzione.
Prevenzione
Pur non esistendo un effettivo protocollo di prevenzione delle tendiniti, in quanto non solo la resistenza e l’elasticità tendinea sono soggettive, ma possono verificarsi tendiniti anche a seguito di singoli e non prevedibili traumi, un’attività fisica regolare aiuta a mantenere forti i muscoli, le ossa e i tendini e può ridurre il rischio di lesioni e infiammazioni.
Due accortezze se pratichi, o vuoi iniziare a praticare, sport.
La prima, non esagerare. Scegli, innanzitutto, un’attività proporzionata alla tua età e alla tua condizione fisica: inutile che a 50 anni inizi a fare Crossfit, ad esempio. Se non hai mai praticato sport, o sei fermo da lungo tempo, inizia gradualmente. Scegli abbigliamento e calzature adatte allo sport che pratichi, al luogo dove lo pratichi, alla stagione: ad esempio correre 5 km sull’asfalto, a Gennaio, con le scarpe da tennis e i pantaloncini, oltre che stupido, è anche masochistico.
La seconda, mantieni le articolazioni agili, riscaldate e distenditi prima di iniziare con l’attività sportiva. Se vai in palestra, prima di caricare pesi su un attrezzo o un bilanciere, prova e riprova il movimento a zero carico o con carico molto basso, per preparare la muscolatura e le articolazioni circostanti al lavoro. In questo modo riscalderai i distretti coinvolti dall’esercizio e svilupperai una breve memoria muscolare che ridurrà il più possibile l’uso della forza compensatrice, che è causa principale della maggior parte degli infortuni.
Alimentazione
La domanda che molti si pongono è: esistono cibi o integratori per migliorare la salute di tendini e articolazioni? O per renderli più forti? O per riparare ad eventuali tendiniti?
Essendo i tendini composti prevalentemente da collagene, l’errore che fanno in molti è pensare che assumendo collagene per via orale, questo arricchirà la composizione di tendini e legamenti. Ovviamente: non funziona così. Il collagene che si assume per via orale viene digerito, scomposto, e poi espulso. Amen.
Per migliorare la produzione di collagene da parte del corpo sono essenziali la Vitamina C e il Manganese.
Il manganese si trova, in quantità interessanti, nei semi di cacao. Inoltre nelle Vongole, nocciole, noci pecan, noci, semi di zucca, semi di chia, semi di lino, tofu, tempeh, fagioli di lima, spinaci, ananas.
Inoltre: le vitamine B6 e B12 aiutano la formazione di aminoacidi, che sono gli elementi costitutivi delle proteine, che vengono utilizzate per formare muscoli, tendini e legamenti. La B6 si trova nei ceci, salmone, pollo, tacchino, patate, semi di girasole, spinaci, banane, mentre la B12 si trova in Vongole, trote, salmone, manzo, uova, cereali fortificati, latte di soia fortificato. Importanti, a scopo preventivo per tendini e legamenti, il magnesio, che favorisce il rilassamento muscolare, la formazione delle ossa e la sintesi proteica e lo zinco, che aiuta la sintesi proteica e la formazione dei tessuti, oltre al supporto immunitario.