La gotta e la malattia renale cronica (CKD)
LA GOTTA IN ITALIA
La gotta è un’artrite infiammatoria dovuta alla deposizione nelle articolazioni di cristalli di acido urico presente in eccesso nel sangue, con la conseguente comparsa di arrossamenti, gonfiore articolare e dolore.
Un tempo era anche conosciuta popolarmente come “la malattia dei re” (o dei ricchi) in quanto è stata associata alla consuetudine di pasti abbondanti (con predominanza di alcol e carne).
È tutt’altro che una malattia del passato, in quanto colpisce quasi l’1% della popolazione italiana: ne sono affette circa 500.000 persone.
LA CKD IN ITALIA
La malattia renale cronica (CKD) è una condizione a lungo termine, caratterizzata da una ridotta funzionalità renale.
Rappresenta un rilevante fattore di rischio di mortalità e morbilità, nonché un crescente problema di salute pubblica.
L’incidenza globale della malattia è aumentata dell’89% negli ultimi 27 anni, influenzata soprattutto dall’indice socioeconomico e dalla lunga aspettativa di vita.
Mentre le ricerche condotte negli anni scorsi si sono concentrate sull’identificazione e il trattamento di comuni fattori di rischio CKD come ipertensione, diabete e fumo, vi è un crescente interesse da parte della comunità scientifica sul ruolo di nuovi fattori di rischio, come l’acido urico e la gotta.
Lo studio nazionale sulla correlazione gotta-CKD
I ricercatori stanno valutando nuovi fattori di rischio per la CKD.
L’ultima ricerca, pubblicata sul BMJ Open è: “Gout and the risk of advanced chronic kidney disease in the UK health system: a national cohort study”.
Lo studio ha incluso dati per:
- 68.897 soggetti con gotta;
- 554.964 soggetti di controllo senza gotta.
I pazienti, residenti nel Regno Unito, avevano:
- età ≥18 anni
- ≥12 mesi di dati clinici
- dati inseriti nel database nazionale Hospital Episode Statistics.
Sono stati esclusi i soggetti con anamnesi positiva per CKD avanzata, gotta giovanile, cancro, HIV, sindrome da lisi tumorale, sindrome di Lesch-Nyhan o febbre mediterranea familiare.
Sono stati valutati lungo un arco temporale di 3,68 anni.
La CKD avanzata è definita come prima occorrenza di:
- dialisi, trapianto renale, diagnosi di malattia renale allo stadio terminale (ESKD) o CKD allo stadio 5 (insufficienza renale);
- filtrato glomerulare stimato (e-GFR) <10 mL/min/1,73 m²;
- raddoppio della creatinina sierica rispetto al basale;
- morte associata a CKD.
I risultati significativi e la grandezza di associazione
Durante i 3,7 anni di follow-up mediano ci sono stati:
- incidenza di 3.452 eventi di CKD per 404.035 anni-paziente nella coorte con gotta,
- incidenza di 10.187 eventi di CKD per 2.498.498 anni-paziente nella coorte senza gotta.
L’analisi dei dati grezzi ha rilevato che i pazienti con gotta hanno un rischio di CKD avanzato doppio rispetto a quelli senza gotta.
Con l’aggiustamento per potenziali fattori confondenti (come ipertensione, diabete, malattie cardiache, farmaci che influenzano la funzione renale, fumo e consumo di alcol), la differenza nel rischio si è attenuata ma è rimasta statisticamente significativa.
L’associazione con ESKD è ancora più forte ed è significativa anche nei gruppi 2 (e-GFR <10 mL/min/1,73 m²) e 3 (raddoppio della creatinina sierica) dell’elenco del paragrafo precedente, mentre non ha raggiunto la significatività statistica nel quarto gruppo, in relazione cioè alla morte associata a malattia renale cronica.
È importante sottolineare che una grande parte di questi pazienti rimane poco curata e continua ad avere la gotta incontrollata […]
La gotta è associata ad un elevato rischio di progressione della CKD.
I risultati complessivi aggiungono all’insieme di prove che la gotta è un fattore di rischio indipendente per la progressione della malattia renale, sebbene siano necessari ulteriori lavori per stabilire se un controllo adeguato della gotta può ridurre il rischio di progressione della CKD.
hanno concluso gli autori dello studio.