Quando ci si addormenta, corpo e mente compiono svariati cicli di sonno. Ogni ciclo dura mediamente 90 minuti e si compone di quattro fasi o stadi.
Per la denominazione e le caratteristiche delle diverse fasi di un ciclo del sonno ci atterremo agli standard fissati dalla fondazione americana “Sleep Foundation“. (Fonte: “What Happens When You Sleep?“).
Le prime tre fase sono denominate NREM (ovvero: Non REM, durante le quali non si sogna)
N1: il primo stadio del sonno, un periodo di transizione tra la veglia e l’addormentamento (ciò che comunemente si definisce “dormiveglia”).
N2: il sonno vero e proprio inizia in questa fase, con rapida inconsapevolezza del soggetto di ciò che lo circonda. La temperatura corporea diminuisce leggermente e la respirazione e la frequenza cardiaca diventano regolari.
N3: la fase del sonno più profonda e rigenerante durante la quale la respirazione rallenta, la pressione sanguigna cala fortemente, i muscoli si rilassano, gli ormoni vengono rilasciati e vengono lanciati dal corpo i meccanismi di guarigione e rigenerazione cellulare.
L’ultima fase è REM, durante la quale si sogna.
REM (acr. Rapid Eye Movement): la fase finale, che occupa circa il 25 percento del ciclo del sonno. Durante la fase REM il cervello è più attivo e si verificano i sogni; gli occhi si muovono avanti e indietro rapidamente sotto le palpebre. Il sonno REM aiuta a migliorare le prestazioni fisiche e mentali al risveglio.
Come scritto in apertura, in media ci vogliono circa 90 minuti per completare ogni ciclo. Per completare cinque cicli completi, sono necessarie 7,5 ore di sonno non interrotto. Sei cicli completi corrispondono a circa 9 ore di sonno.
L’ideale è svegliarsi al termine di un ciclo e non prima del suo completamento.
La qualità del sonno notturno è essenziale ai fini del vivere in salute: è il primo dei tre pilastri della salute, ancor più della nutrizione e del microbioma. Se si hanno problemi ad addormentarsi o a dormire, è da prendere in considerazione l’ipotesi di consultare un medico, che potrà aiutare il paziente a determinare le cause dell’insonnia o della scarsa qualità del sonno.