L’insonnia, o la privazione del sonno, può avere un grave impatto sul benessere psicofisico di un individuo. Uno recente studio condotto su donne di età pari o superiore a 50 anni ha scoperto che alcuni alimenti contribuiscono, con buona probabiltà, a questo disturbo del sonno.
Uno studio del Vagelos College of Physicians and Surgeons della Columbia University a New York City, suggerisce che una dieta ricca di carboidrati raffinati – in particolare zuccheri aggiunti – è associata ad un rischio maggiore di insonnia. Questo, almeno, sembra essere il caso delle donne over 50 prese in esame.
I ricercatori hanno pubblicato i risultati e le loro conclusioni nel paper: “High glycemic index and glycemic load diets as risk factors for insomnia: analyses from the Women’s Health Initiative“, pubblicato sul The American Journal of Clinical Nutrition l’11 Dicembre 2019.
Base dati
I ricercatori hanno elaborato i dati di 53.069 partecipanti donne di età compresa tra 50 e 79 anni, iscritte al ” Women’s Health Initiative Observational Study” tra settembre 1994 e dicembre 1998.
Le conclusioni
Il leader della ricerca e co-autore del paper, James Gangwisch, Ph.D, ha rilevato un legame tra un più alto rischio di insonnia e una dieta ricca di carboidrati raffinati (es: alimenti con zuccheri aggiunti, soda, riso bianco e pane bianco).
Una possibile spiegazione
Secondo gli autori dello studio, quando lo zucchero nel sangue viene aumentato rapidamente, il corpo reagisce rilasciando insulina e il conseguente calo di zucchero nel sangue può portare al rilascio di ormoni come adrenalina e cortisolo, che possono interferire con il sonno.
Non tutti gli alimenti “zuccherini” provocano insonnia
La frutta, ad esempio, pare essere stata scagionata tra i sospetti alimenti che causano disturbi del sonno. Gli alimenti naturalmente ricchi di zucchero, come la frutta, appunto, includono anche una generosa quantità di fibre alimentari, pertanto il corpo assorbe lo zucchero più lentamente, prevenendo un picco nei livelli di zucchero nel sangue.
Questa regola potrebbe non applicarsi alle sole donne over 50
I ricercatori hanno lavorato con dati relativi a donne di età pari o superiore a 50 anni, ma ritengono che i risultati potrebbero applicarsi anche a maschi e persone di tutte le età. La teoria che i carboidrati raffinati impattino in modo considerevole sullo sviluppo di disturbi del sonno merita di essere esplorata in ulteriori studi più dettagliati.