Calcio, fosfati, acido urico ed altre sostanze contenute nell’urina possono formare cristalli che si legano tra loro dando luogo ad un calcolo renale. Questa cristallizzazione è favorita dalla mancanza di idratazione oppure da una dieta ricca di latticini, ma può essere promossa anche da ripetute infezioni delle vie urinarie, da disturbi del metabolismo e, negli uomini, da una malformazione o da un adenoma della prostata.
Generalmente i calcoli misurano meno di 5 mm di diametro e vengono eliminati spontaneamente; a volte però, un calcolo più grosso può ostruire un uretere provocando un dolore molto intenso nella regione lombare. In questi casi, per alleviare la colica, è necessaria la rimozione immediata del calcolo.
Per rimuovere i calcoli esiste un trattamento detto Litotripsia che consiste nel frammentare o polverizzare i calcoli con una pinza, con gli ultrasuoni, con onde d’urto o con raggi laser. La litotripsia extracorporea è la terapia più comune e meno traumatizzante e viene effettuata senza un intervento chirurgico ma attraverso l’emissione di onde d’urto in direzione dei calcoli, riducendoli in frammenti che vengono poi eliminati per vie naturali con l’urina.
PREVENZIONE
Purtroppo i calcoli renali hanno la tendenza a ritornare, esistono però alcune buone abitudini che possono prevenirli e che risultano particolarmente utili soprattutto per coloro che già ne hanno sofferto.
Per prima cosa è importante rimanere idratati, quindi bere molta acqua ogni giorno, soprattutto in caso di abbondante sudorazione dovuta al caldo o all’attività fisica e cercando di evitare bevande alcoliche o troppo zuccherate.
E’ buona abitudine, soprattutto per chi ha già sofferto di questo disturbo, ridurre i cibi ricchi di ossalato di calcio come la cioccolata o il tè ed astenersi dal consumare grandi quantità di vitamina C. Un toccasana sono invece gli alimenti ricchi di potassio come fagioli, patate, spinaci, finocchi, banane, broccoli, albicocche e meloni.