Il TTA, ovvero l’Acido Tetradecil Tioacetico, è un acido grasso di tipo Omega-3 che presentando un atomo di zolfo (S) non può essere convertito a scopo energetico dal corpo; è attivatore dei PPAR-alfa, recettori che presiedono un meccanismo di eliminazione dei grassi a livello dei tessuti in presenza di alte concentrazioni di lipidi nel sangue.
Gli studi su animali si sono dimostrati promettenti e il TTA, come spesso accade, è già in vendita come integratore reclamizzato come: “bruciagrassi” nonostante gli studi su umani siano pochi e non conclusivi.
Pur riconoscendone le potenzialità come integratore da assumere allo scopo di dimagrire, fino a che non saranno condotti e pubblicati rigorosi studi scientifici su umani, non ne promuoviamo in alcun modo l’uso.
Redazione Virtua Salute
Perché il TTA potrebbe funzionare per bruciare i grassi
L’attivazione dei recettori PPARa da parte del TTA può essere vista come un meccanismo di feedback dell’organismo al fine di liberarsi dei grassi in eccesso (come visto prima, l’Acido Tetradecil Tioacetico non viene usato a scopo energetico). I recettori PPARa sono volti a ripulire i grassi nel sangue, nonché nelle cellule muscolari e epatiche e incoraggiarle a bruciare energia in queste posizioni.
L’eliminazione del grasso dal sangue provoca un calo delle lipoproteine e un abbassamento del colesterolo LDL, e la combustione dei grassi provoca perdita di massa grassa e minore accumulo di grassi; il TTA può anche ridurre la pressione sanguigna ed esercitare un effetto antiossidante. L’insieme di questi meccanismi lo rendono potenzialmente cardioprotettivo.
Uno studio su umani (10 volontari, ambosessi, affetti da HIV): “Lipid-lowering And Anti-inflammatory Effects Of Tetradecylthioacetic Acid In HIV-infected Patients On Highly Active Antiretroviral Therapy” ha rivelato un abbassamento del 15% dei trigliceridi nel sangue.
Abbassamento dell’LDL (colesterolo “cattivo”) e innalzamento dell’HDL (colesterolo “buono”) sono stati notati nello studio: “Tetradecylthioacetic Acid Attenuates Dyslipidaemia In Male Patients With Type 2 Diabetes Mellitus, Possibly By Dual PPAR-alpha/delta Activation And Increased Mitochondrial Fatty Acid Oxidation“.
Dosaggio consigliato TTA
Nella maggior parte degli studi è stata testata una quantità di TTA pari a 1 gr / giorno, suddivisa in tre dosi assunte con i pasti principali. Ma, ribadiamo, mancando una consistente sperimentazione su umani non esiste un dosaggio ideale o raccomandato.
Effetti avversi
Nel corso dello studio: “Pharmacology and Safety of Tetradecylthioacetic Acid (TTA): Phase-1 Study” sono stati testati tre dosaggi per 7 giorni su 18 volontari: 300 mg / giorno, 600 mg / giorno, 1000 mg / giorno. Nonostante siano stati osservati casi di effetti collaterali di minore entità la ricerca ha concluso che il TTA è sicuro e ben tollerato.