Le vitamine idrosolubili sono spesso descritte come ‘innocue’ in quanto, anche in caso di elevata assunzione, il corpo provvede ad eliminarne l’eccesso attraverso le urine. Ciò che non molti sanno -anche perché raramente viene raccontato- è che anche la Vitamina C porta con sé potenziali rischi, anche gravi, legati al sovradosaggio.
Cosa sono le vitamine idrosolubili
Come implicita la loro denominazione, sono “solubili” in acqua, l’organismo per sua natura non le trattiene e quindi vanno assunte regolarmente con la dieta. La vitamina C (Acido Ascorbico), insieme a tutte le vitamine del gruppo B (ad eccezione della vitamina B12) sono dette idrosolubili.
Vitamina C: dosaggio giornaliero raccomandato
Il primo paradosso che sorge quando le informazioni che emergono tra tutte le altre sono che 1) le vitamine idrosolubili vengono espulse mediante le urine e 2) bisogna assumerle regolarmente si ha quando si confronta il dosaggio giornaliero raccomandato e la quantità di vitamina C mediamente presente in un integratore.
Per gli uomini il fabbisogno giornaliero di Vitamina C è 90 mg, mentre per le donne è di 70 mg (per le donne comunque il fabbisogno aumenta in caso di gravidanza o allattamento). Fonte: https://ods.od.nih.gov/factsheets/VitaminC-Consumer/
Ma se visitiamo un e-commerce di supplementazione sportiva, oppure una normale parafarmacia di quartiere e andiamo nella sezione “Vitamine”, scopriamo che gli integratori di vitamina C hanno mediamente 250 mg. per capsula. Quasi TRE VOLTE la dose raccomandata se si è maschi adulti, oltre TRE VOLTE se si è donne adulte.
L’idea che la vitamina C possa essere assunta in abbondanza, senza pensieri, ad altissimi dosaggi è profondamente errata. Se è vero che, in quanto idrosolubile, il corpo può gestirne anche elevate assunzioni, la vitamina C non è quella vitamina innocua, “più ce n’è meglio è..” (cit), che si crede comunemente.
Sovradosaggio Vitamina C: sintomi e conseguenze
Fatta la doverosa premessa che assumere sufficiente vitamina C è importante per mantenere un sistema immunitario sano; svolge inoltre un ruolo importante nella guarigione delle ferite, mantenendo le ossa forti e migliorando la funzione cerebrale, dosaggi eccessivi non sono esenti da rischi, talvolta gravi.
Problemi digestivi
Il primo e più comune sintomo di sovradosaggio di Vitamina C sono i problemi all’apparato digerente: nausea, anche grave, e diarrea tra le conseguenze principali.
Questi problemi occorrono quando si supera l’assunzione di 2000 mg in una sola volta. Studi hanno confermato la capacità del corpo di “gestire” fino a 2000 mg di Vitamina C (fonte: Vitamin C in health and disease)
E’ arduo raggiungere queste quantità di Vitamina C con la sola alimentazione -anche in considerazione del fatto che la Vitamina C è estremamente sensibile alla luce e all’aria. Il problema può sorgere quando si ricorre alla supplementazione di questa vitamina attraverso integratori.
Eccesso di Ferro
Nell’articolo: “Emoglobina bassa: come aumentarla“, abbiamo visto che la vitamina C favorisce l’assorbimento, da parte dell’organismo, del Ferro.
Uno studio (fonte: “Prediction of dietary iron absorption: an algorithm for calculating absorption and bioavailability of dietary iron.”) ha verificato che l’assunzione di soli 100 mg di Vitamina C durante un pasto aumenta del 67% la capacità del corpo di assorbire il ferro.
Persone che, naturalmente, hanno la tendenza ad accumulare ferro (es: soffrono di emocromatosi), in caso di dosaggi eccessivi di Vitamina C rischiano patologie a cuore, fegato, pancreas, tiroide e sistema nervoso centrale.
Anche in soggetti sani, se sussistono alcune condizioni, come una eccessiva integrazione di Vitamina C unita ad una dieta ricca di ferro, può verificarsi ferro in eccesso.
Calcoli renali
L’eccesso di vitamina C viene espulso dal corpo sotto forma di ossalato, un prodotto di scarto corporeo, attraverso l’urina.
Il consumo eccessivo di vitamina C ha il potenziale di aumentare la quantità di ossalato nelle urine, aumentando così il rischio di sviluppare calcoli renali.
In uno studio, in un gruppo di adulti è stata somministrata Vitamina C in quantità di 1000 mg, due volte al giorno, per sei giorni. Il risultato è stato che la quantità di ossalato espulsa è aumentata del 20%. (Fonte: “Vitamin C Supplementation and Urinary Oxalate Excretion“)
Non solo l’assunzione elevata di vitamina C è associata a maggiori quantità di ossalato urinario, ma è stata anche collegata allo sviluppo di calcoli renali, soprattutto se si consumano quantità superiori a 2.000 mg (Fonte: “Safety of high-level vitamin C ingestion.”)
Sono state riportate anche segnalazioni di insufficienza renale in soggetti che hanno assunto più di 2.000 mg al giorno. Tuttavia, si tratta di casistiche estremamente rare, specialmente in soggetti sani (Fonte: “Fatal vitamin C-associated acute renal failure.“).
In conclusione
E’ pressoché impossibile assumere eccessive quantità di Vitamina C con la sola alimentazione. Le persone che assumono vitamina C sotto forma di integratore si espongono al rischio sovradosaggio e possono subire effetti collaterali, i più comuni dei quali sono i sintomi digestivi, come nausea e diarrea. L’assunzione di elevate dosi di vitamina C comporta anche il rischio di conseguenze più gravi, come sovraccarico di ferro e calcoli renali.
Se si sospetta di avere delle carenze gravi di Vitamina C -cosa comunque improbabile in Occidente- è consigliabile consultare il proprio medico prima di optare, autonomamente, per l’assunzione di integratori ad alto dosaggio.
[…] ATTENZIONE: anche la Vitamina C, generalmente considerata innocua, può avere effetti collaterali. […]