La variante del SARS-CoV-2 “Lambda” è stata isolata nell’estate, Agosto, del 2020 in Perù, appartiene al lignaggio C.37, ed è stata recentemente classificata come VOI (Variant of Interest – Variante di interesse) il 14 giugno 2021 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. A preoccupare la comunità scientifica il potenziale di questa mutazione di aggirare gli anticorpi prodotti grazie agli attuali vaccini o a seguito della guarigione da COVID-19.
Variante Lambda: identikit
Mentre le varianti precedenti, Alpha, Beta e Delta erano classificate VoC (Variant of Concern – Varianti preoccupanti), la Lambda, al momento predominante nei paesi dell’America Latina è VOI: ovvero una mutazione significativa della proteina Spike (S) sotto stretta osservazione da parte della comunità scientifica.
Un nuovo studio pubblicato sul server di pre-print bioRxiv*, “SARS-CoV-2 Lambda variant exhibits higher infectivity and immune resistance” (28 Luglio 2021) ha utilizzato l’analisi filogenetica molecolare per studiare il tratto evolutivo della variante Lambda.
I ricercatori hanno evidenziato la mutazione RSYLTPGD246-253N nel NTD (N-terminal domain) della proteina Spike della variante Lambda, che è associata ad un significativo aumento della virulenza del virus. Questa mutazione è responsabile della rapida diffusione della variante Lambda nei paesi dell’America Centrale e Meridionale.
Gli autori dello studio hanno indicato due delle caratteristiche virologiche critiche della variante Lambda, ovvero
- resistenza alle risposte immunitarie indotte da virus dovute alle mutazioni RSYLTPGD246-253N, L452Q e F490S
- aumento della velocità di trasmissione a causa delle mutazioni T76I e L452Q.
Ci si deve preoccupare della variante Lambda?
La diffusione della variante Lambda (e tutte le altre varianti di interesse e preoccupanti) è sotto stretta osservazione: documenti aggiornati sulla diffusione sono reperibili qui: https://www.ecdc.europa.eu/en/covid-19/variants-concern
I risultati di questo studio sono in linea con studi precedenti che avevano rivelato che una maggiore infettività delle varianti Lambda, Delta ed Epsilon è dovuta alla mutazione L452Q/R.
La sola maggiore potenzialità di infezione virale non è necessariamente associata a un’infezione su larga scala. Tale caratteristica era stata osservata per la variante Epsilon, che pur presentando un’elevata infettività, non è riuscita a diffondersi nella popolazione umana.
L’OMS, al momento, ha escluso la Lambda dalla classificazione VOC il 6 luglio 2021. Per prevedere se una variante infetterebbe un numero elevato di persone, è essenziale determinare due caratteristiche virologiche della variante, ovvero l’aumento dell’infettività virale ed elusione della risposta immunitaria.
Secondo questo studio, tuttavia, la variante Lambda possiede entrambe queste caratteristiche virologiche.
Va ricordato che lo studio oggi presentato è in pre-print, e deve pertanto ancora essere peer-reviewed. Nessuna delle conclusioni presentate dalla ricerca va quindi considerata definitiva e accettata dalla comunità scientifica.
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