Decreti, piani di attuazione, normative e, in generale, Leggi prodotte su base addominale (leggasi: di pancia, in un periodo in cui la Cronaca sbatteva in prima pagina continui abbandoni di minori in auto con conseguenze fatali) producono sempre un minimo di confusione. Eufemisticamente parlando.
Vorremmo tanto [ma non lo faremo, vero? – N.d.R.] disquisire allegramente su che genere di essere umano siamo diventati, così presi dai fatti nostri da costringere il Legislatore e rendere obbligatorio un cicalino che ci ricordi che abbiamo dimenticato nostro figlio in macchina. Ma tant’è. Siamo un sito che tratta di salute, non un social commentary.
Dispositivo (es: seggiolino) anti abbandono. È obbligatorio?
Sì. Decisamente. Dotarsi di questi dispositivi è obbligatorio, a tutti gli effetti, dal 7 Novembre 2019.
Se non lo hai già fatto, quindi, e hai un figlio di età inferiore ai 4 anni che ti piace portare a spasso in auto mentre posti storie si Instagram, devi dotarti di uno dei due sistemi consentiti:
- Sistemi integrati, ovvero seggiolini che integrano già al loro interno un sistema di allarme che ti impedirà di dimenticare il tuo bambino in auto mentre vai dall’estetista a farti il gel alle unghie;
- Sistemi universali o indipendenti, ovvero dei dispositivi di allarme, muniti di un sensore, che si adattano al tuo attuale seggiolino.
Sono previsti sgravi fiscali?
È riconosciuto un contributo di 30 euro per ciascun dispositivo acquistato, fino ad esaurimento delle risorse (15,1 milioni di euro nel 2019 e 5 milioni di euro nel 2020). Ad oggi pare che il principio sia quello di acquistare un dispositivo il prima possibile -pare non vi siano trattamenti di favore per i redditi più bassi, ma solo il “first come, best served“.
Non è dato sapere, inoltre, se i fondi non utilizzati nel 2019 -ormai non più richiedibili- saranno aggiunti ai fondi, 5 milioni di euro, del 2020.
Le modalità di adesione al contributo arriveranno entro 15 giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione e dunque entro il 15 Gennaio 2020 con decreto del Ministero dei Trasporti di concerto col MEF.
Rischio una multa se non ne ho ancora installato uno?
Non ancora. Le sanzioni scatteranno dal 6 Marzo 2020. Fino a quel giorno l’installazione è obbligatoria ma non vi sono conseguenze amministrative per chi non ha ancora adempiuto agli obblighi di Legge.
Originata da problemi tecnici (l’approvazione in Commissione Finanze di un emendamento alla legge di conversione del decreto fiscale), di fatto è una moratoria che proroga controlli e sanzioni a Marzo 2020.
Che sanzioni si rischieranno da Marzo 2020?
Le conseguenze per chi non si adegua alla normativa sono di tipo pecuniario e comportano inoltre decurtazioni di punti o sospensioni della patente, a seconda della gravità dell’inosservanza degli obblighi di Legge.
Le possibilità sono molteplici, che vanno dal non aver del tutto il dispositivo anti abbandono (multa, punti, sospensione), all’averlo sul mezzo ma non correttamente installato, o non autorizzato dal produttore, all’averne uno non omologato. Nella maggior parte dei casi sarà emesso un verbale che comporta il pagamento di una multa.
Cosa posso fare per non incorrere in sanzioni?
E qui arriva il casino, motivo per cui la proroga fino al 2020 è stata accolta con un sospiro di sollievo non solo dai genitori, ma anche dai produttori. Al momento, almeno in teoria, qualsiasi sistema universale o indipendente, applicato ad un seggiolino omologato, ne varia le caratteristiche tecniche, quindi rende illegale il seggiolino medesimo. Insomma non si prenderà una multa per il sistema anti abbandono, effettivamente presente, ma la si prenderà per aver “modificato” un seggiolino omologato.
La scelta ideale sembrerebbe un seggiolino che ha tecnologia anti abbandono integrata, ma la scelta al momento è davvero limitata, i costi sono elevati e, tecnologicamente parlando, potrebbero esserci problemi (batteria, aggiornamento dello smartphone ecc.).
L’unica è spendere il prossimo mese, fino ad inizio 2020, a informarsi non solo sugli obblighi come genitori, ma anche sulle vicissitudini che stanno passando i produttori per adeguare i propri prodotti alle normative vigenti.
Aggiorneremo questa pagina man mano che ci si avvicina a Marzo 2020 in modo da fornire informazioni più precise e puntuali.
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