News

[Ricerca] Quale collegamento c’è tra dolore cronico, psicologia, sociologia e neuroscienze?

L’AISD (Associazione internazionale per lo studio del dolore) ha definito il dolore cronico:

un’esperienza sensoriale o emotiva spiacevole che deriva da un danno reale o potenziale a un tessuto […].

Tuttavia, il dolore cronico può essere identificato come un dolore che si protrae oltre il normale decorso di una malattia acuta o al di là del tempo previsto di guarigione.
Questo tipo di dolore può durare per un periodo di tempo indefinito.
Il dolore che non scompare, malgrado trattamenti adeguati, viene detto dolore non trattabile.

Oggi non esistono cifre esaurienti a livello europeo in grado di delineare l’influenza delle varie sindromi da dolore cronico e l’impatto sulla nostra società.
Oltre a causare sofferenze indicibili in milioni di pazienti di tutto il mondo, il dolore cronico mina il tessuto sociale ed economico.

Foto di LeoNeoBoy da Pixabay

Ricercatori di vari paesi, da anni, hanno tentato di raccogliere più informazioni possibili sulla sua natura, illustrando l’entità della sofferenza dovuta al dolore cronico e il suo collegamento con gli aspetti sociologici e psicologici.

L’impatto di reddito e occupazione sul dolore cronico

Tuttavia, sino ad oggi, questi fattori – e la relativa influenza sul dolore cronico – sono stati studiati in modo indipendente.
Un team di ricercatori ha deciso di mettere insieme i risultati delle precedenti ricerche e di formulare una visione ad ampio raggio sul dolore cronico.
La loro ricerca è stata pubblicata il 20 Agosto 2019 sul Plos Biology, Cognitive Neuroscience Channel : “Identification of traits and functional connectivity-based neurotraits of chronic pain”.
Gli scienziati hanno suddiviso gli studi in tre step ed hanno:

  • valutato l’impatto sul dolore cronico di tipo psicologico a seconda del tipo di personalità;
  • condotto scansioni cerebrali attraverso risonanze magnetiche funzionali (fMRI) per verificare un possibile collegamento tra dolore cronico e pattern di attività cerebrale;
  • verificato l’influenza delle componenti socioeconomiche (SES) sui tratti neuronali del dolore cronico.

L’organizzazione funzionale del cervello sul dolore cronico

Per la partecipazione alla ricerca sono state raggruppate 62 persone affette da mal di schiena cronico (CBP).
Sono state sottoposte a più questionari e 16 di loro, in quattro occasioni differenti, sono stati sottoposti a scansione fMRI allo stato di riposo.
Analisi statistiche di clustering e di rete applicate ai dati risultanti dai questionari, hanno identificato 4 classi di soggetti. 

Due di esse, il tratto del dolore e il tratto dell’emotività, erano associate al mal di schiena e potevano essere collegate a distinte reti funzionali che identificavano specifici quadri biologici (neurotraits).
Sia i tratti che i quadri biologici sono risultati correlati al reddito, confermando l’importanza dello stato socioeconomico della persona nella percezione psicologica del dolore cronico.

Photo by Stefano Pollio on Unsplash

Limiti e conclusioni della ricerca

I ricercatori hanno evidenziato di non aver tenuto conto dell’influenza esercitata da:

  • livello di istruzione
  • politica
  • cultura

nella relazione reddito-dolore cronico.

Inoltre, hanno escluso le persone con depressione moderata o grave.
Questo potrebbe incidere sulla possibilità di generalizzare le conclusioni.

Il team ha concluso che i soggetti con redditi più alti sono maggiormente protetti dal dolore cronico; quelli con redditi più bassi hanno segnalato un riscontro maggiore di dolore con disabilità superiore.
I risultati confermano lo studio dell’Università dell’Arizona pubblicato nel 2011: “Socioeconomic disparities in pain: the role of economic hardship and daily financial worry”.
A proposito di stabilità finanziaria, in quest’ultimo studio i ricercatori Rios e Zautra hanno appurato che:

[…] le difficoltà economiche erano associate non solo ad una maggiore esposizione alle preoccupazioni finanziarie quotidiane, ma anche a una maggiore vulnerabilità al dolore nei giorni in cui subentravano preoccupazioni di tipo economico”.

Vuoi discutere di questo articolo con i tuoi follower? Condividilo sui Social Network
Lucia Fava
Copywriter ed esperta di social media marketing, è la responsabile del coordinamento con i revisori scientifici. Si occupa di ricerca fonti e fact checking. ------ Note biografiche disponibili nella pagina Redazione | Tutti gli articoli, ove non espressamente specificato, sono sottoposti a Revisione Scientifica e Fact Checking.
Avvisami di nuovi commenti
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments