Contribuire a rallentare significativamente la diffusione del nuovo coronavirus, responsabile del COVID-19, prevede tre regole, alla portata di tutti: 1) Mascherina 2) Distanziamento sociale 3) Igiene delle mani. Una profilassi semplice ma imperativa. Un nuovo studio prova a identificare la migliore tipologia di mascherina per proteggere se stessi e gli altri.
Le tre regole durante l’epidemia di SARS-COV2:
- Indossare la mascherina, sia al chiuso che all’aperto quando ci si trova a stretto contatto con altre persone (es: in un mercato o in una via affollata). La maggior parte delle mascherine chirurgiche, in neoprene o cotone, o anche fatte in casa NON proteggono noi dal virus, ma impediscono che i nostri droplets (tosse, starnuti o semplicemente parlando) si allontanino da noi e, quindi, infettino terze persone.
- Distanziamento sociale. I Droplets veicolo del virus sono soggetti a forza di gravità e per quanto alcuni studi abbiano ipotizzato una potenza di “lancio” anche di svariati metri, se tutti mantenessimo una distanza dal prossimo di almeno 1 metro / 1 metro e mezzo, le possibilità di contagio si ridurrebbero significativamente.
- Igiene delle mani. Il virus, può rimanere attivo sulle superfici, le quali vengono toccate con le mani, le stesse mani che poi vanno al viso, sistemano la mascherina, ci si gratta il naso, ci si mangia le unghie ecc. E’ imperativo lavarsi frequentemente le mani con detergenti specifici.
Sono regole semplici, basilari, triviali, oserei dire. Eppure se non si seguono, tutti, il rischio di un lockdown (o quantomeno significative limitazioni di libertà di movimento e spostamenti interregionali) in autunno potrebbe farsi sempre più concreto.
E, non so voi, io non ho assolutamente voglia di tornare sul balcone a cantare l’Inno di Mameli alle 18. Quindi: responsabilità civile e personale, sempre. Anche se si è convinti che “non servono precauzioni“, “maaaa è solo un’influenza!“, “non c’è coviddì” (cit), ecc. si attuino, ugualmente, queste tre semplici precauzioni. E basta.
Segue un minuto di silenzio. Poi torniamo in argomento mascherine.
Lo studio: “Low-cost measurement of facemask efficacy for filtering expelled droplets during speech” (7 Agosto 2020)
Lo studio, pubblicato su Science Advances, è consultabile Open-Access cliccando qui.
E’ disponibile anche un video dell’esperimento, durata 3’35”.
Va precisato che il focus della ricerca non è stata, strettamente, identificare una tipologia di mascherina migliore di altre nel prevenire la diffusione del virus, bensì mettere a punto un protocollo di test, di semplice attuazione, a beneficio dei produttori.
Il team di ricercatori ha sottolineato che indossare una mascherina è un modo semplice ma efficace per arginare la diffusione di COVID-19. Se tutti indossassero una maschera, il 99% delle goccioline respiratorie (droplets) potrebbe essere fermato prima che raggiunga un’altra persona.
Ciò è essenziale poiché ben il 40% delle persone infette non sa di essere portatore del virus e può trasmetterlo a persone altrettanto ignare. Anche solo parlando. Indossare una mascherina da parte di tutti può ridurre la possibilità di trasmissione asintomatica.
Risultati
Prevedibilmente, le mascherine che hanno mostrato maggiore capacità di schermare i droplets in uscita e in entrata sono state le N95. Mentre le alternative alle maschere, come le bandane, offrono una protezione minima contro la trasmissione di COVID-19.
Our measurement setup is inexpensive and can be built and operated by non-experts, allowing for rapid evaluation of mask performance during speech, sneezing, or coughing
Dalla ricerca.
Il nostro impianto di misurazione è economico e può essere costruito e utilizzato anche da non esperti, consentendo una rapida valutazione della mascherina durante il parlato, la tosse o uno starnuto.
Traduzione mia.