Ultimo aggiornamento: 31 Ottobre 2019
Balzato agli onori della cronaca per l’utilizzo, da parte del progetto, di macachi, scopriamo quali sono le finalità di LIGHTUP, uno studio quinquennale (2018-2023) finanziato da ERC, L’European Research Council.
AGGIORNAMENTO di Sabato 24 Agosto 2019
A seguito dell’ennesimo tentativo di intimidazione da parte degli animalisti [i quali, evidentemente, nell’ambito della difesa animale non si farebbero scrupoli a massacrare un ESSERE UMANO! N.d.R.], questa volta a base di messaggi intimidatori e un proiettile, in puro stile mafioso, Marco Tamietto, Leader del Progetto LightUp ha rilasciato un’intervista al quotidiano torinese La Stampa per chiarire le finalità della ricerca e il trattamento dei macachi, in linea con protocolli europei per la ricerca e la sperimentazione animale.
leggi l’intervista qui: “Non sono Mengele, studio sulle scimmie per aiutare gli umani”: intervista a Marco Tamietto, il professore minacciato dagli animalisti“
Il nome del progetto: “Turning the cortically blind brain to see: from neural computations to system dynamics generating visual awareness in humans and monkeys” [trad. “Far (tornare a) vedere il cervello cieco a livello corticale: dalla computazione neurale alle dinamiche di sistema alla base della consapevolezza visiva negli umani e nelle scimmie“.] chiarisce le finalità dello studio, che si terrà all’Università di Torino dal 2018 al 2023.
A capo della ricerca (Principal Investigator) Marco Tamietto Ph.D , docente presso L’Università di Torino.
Il “Blindsight”: cosa è
L’apparato visivo, che permette la visione di oggetti, la percezione e la consapevolezza di sé nello spazio -semplifichiamo al massimo- si basa sul funzionamento, sincronizzato, di tre elementi: 1) l’occhio, che cattura la luce e la trasforma in informazioni, 2) il nervo ottico che trasmette queste informazioni al 3) cervello che le elabora e le trasforma in immagini.
Il malfunzionamento, totale o parziale, di uno di questi tre elementi diminuisce o azzera completamente la visione cosciente del mondo circostante.
Il blindsight (visione cieca) è un disturbo neuropsicologico che avviene quando il soggetto vede compromessa la capacità cosciente di vedere mantenendo però la capacità inconscia di vedere: il soggetto non vede, coscientemente, gli oggetti, ma li percepisce.
L’ipotesi che è stata fatta per spiegare la visione cieca è che il messaggio che arriva dall’occhio lungo il nervo ottico ad un certo punto si divida un due: una parte andrà verso l’area corticale del cervello (conscia) e una subcorticale (inconscia).
Una definizione più precisa e tecnica del blindsight la si può consultare su neuropsychology.it
LIGHTUP investigherà il blindsight e cercherà di ripristinare le aree di visione conscia del cervello
Al progetto è stato assegnato valore traslazionale. Ovvero, destinato a raccogliere dati e conoscenze utili per la salute dell’uomo.
Per far ciò è previsto l’uso di max 5 macachi da allevamento (macachi nati e cresciuti in cattività, appositamente destinati alla ricerca e il cui utilizzo è rigidamente regolamentato dalla Legge, che ne tutela i diritti e che al contrario di quanto affermato dalla LAV (Lega Anti Vivisezione), non verranno “resi ciechi” [¹) e, ovviamente, volontari umani.
Il dettaglio del progetto è visualizzabile sul sito ERC (cliccare su “Summary”)
L’ERC, European Research Council è un fondo dell’Unione Europea finalizzato a finanziare ricerche di alto profilo a livello europeo.
[¹] La smentita è stata resa alla sezione Torinese de La Repubblica:
[…]gli animali non verranno resi ciechi,. Sarà prodotta una macchia cieca, circoscritta a una zona di pochi gradi del loro campo visivo e limitata ad un solo lato (destro o sinistro). Questa Operazione ha un impatto minimo e l’animale resterà in grado di vedere e spostarsi normalmente, alimentarsi e interagire con i propri simili. Inoltre il cervello non è un organo sensibile e non ha recettori per il dolore.
Fonte: la Repubblica