Ultimo aggiornamento: 3 Novembre 2020
Un nuovo DPCM tanto necessario, col CTS convocato d’urgenza nel pomeriggio di Sabato, quanto anomalo perché più che la lista di disposizioni e raccomandazioni a cui siamo stati abituati dai precedenti decreti, sarà più un “accordo quadro” con le Regioni, cui sarà data facoltà di disporre zone rosse locali (zonali e/o comunali), anticipare l’orario di coprifuoco e chiudere attività commerciali.
AGGIORNAMENTO MARTEDI ORE 13.19
Nella giornata di ieri il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha parlato in Parlamento annunciando le misure previste nel nuovo DPCM, che nasce dopo le discussioni con i governatori di Regione. Sarà emanato, con buone probabilità, stasera.
AGGIORNAMENTO ORE 22.50
Non si è trovato l’accordo con le Regioni, le quali reclamano misure di carattere nazionale. La firma per il nuovo DPCM è probabilmente slittata a Martedì 3 Novembre 2020.
Lo spettro di un nuovo lockdown generale, spauracchio che è rimasto ben presente nelle discussioni politiche e scientifiche quest’estate, sta materializzandosi sotto forma di mini-lockdown mirati a discrezioni delle Regioni.
Come per il precedente DPCM, nel momento in cui scriviamo deve essere ancora ratificato dal Presidente del Consiglio Conte ma filtrano già le prime indiscrezioni e possiamo sbilanciarci su alcune restrizioni ormai considerate certe.
Discrezionalità delle Regioni per disporre zone rosse e lockdown locali.
Il primo punto, il più importante. Viene dato potere discrezionale ai Governatori di Regione di chiudere città e di dichiarare zone rosse alcuni comuni, quartieri o aree specifiche.
Secondo La Stampa le prime città che verrebbero blindate sono Milano e Napoli, probabilmente seguite a ruota da Torino, Bologna e Roma, secondo il Corriere che presenta la lista delle 11 Regioni maggiormente a rischio.
Discrezione Regionale anche per disporre coprifuochi più stringenti, regolare le % di didattica a distanza e in presenza a tutti i livelli (elementari, medie e superiori) e chiudere attività commerciali in relazione alle curve epidemiologiche locali.
Scuole: rimangono aperte elementari e medie (a parte la terza media)
Lo scontro più acceso tra esponenti della stessa maggioranza verte sull’eventualità di (ri)chiudere le scuole. Ipotesi al momento esclusa, ma si estende la DAD (didattica a distanza) anche agli alunni di terza media.
Rimangono aperte le scuole elementari, prima e seconda media.
Divieto di spostamento tra Regioni
A livello nazionale, sembra certo il divieto di spostamento tra Regioni diverse. Nella speranza di non assistere nuovamente a spettacoli degradanti come questi.
Aggiorneremo questo articolo quando il DPCM sarà definitivo ed emanato formalmente dal Presidente del Consiglio, presumibilmente nella serata di stasera (Domenica 1 Novembre) o Domani, Lunedì. Torna a consultare questa pagina per il testo definitivo e l’elenco delle disposizioni anticovid.