Ultimo aggiornamento: 28 Luglio 2019
La bodybuilder Meegan Hefford, australiana, 25 anni, è morta dopo assunzioni di grandi quantità di proteine, sia sotto forma di integratori, sia con l’alimentazione. Era ignara di soffrire di una rara condizione genetica che impedisce all’organismo di scomporre adeguatamente le proteine: il Disordine del Ciclo dell’Urea.
Ne da notizia Perth Now: “Mandurah mum’s use of protein shakes being blamed for contributing to her death“.
Il Disordine del Ciclo dell’Urea è una categoria di disturbi del ciclo dell’Urea che, solo negli Stati Uniti, affligge circa 35.000 persone (fonte) . Coloro che ne soffrono sono carenti di uno dei sei enzimi che aiutano a rimuovere l’ammoniaca, un sottoprodotto tossico che viene creato quando le proteine vengono metabolizzate, dal flusso sanguigno.
Normalmente, l’ammoniaca viene convertita in un composto chiamato urea e viene espulsa dal corpo tramite l’urina. Ma per le persone con disturbi del ciclo dell’urea, l’ammoniaca può accumularsi nel flusso sanguigno. Quando l’ammoniaca nel sangue raggiunge il cervello, può causare danni cerebrali irreversibili o morte.
Questa malattia insorge nella maggior parte dei casi già da bambini. I neonati che ne sono affetti muoiono molto presto, tuttavia se la malattia si presenta in forma lieve, può rimanere non diagnosticata per anni. La malattia può insorgere anche negli adulti (oppure essere presente, non diagnosticata, da anni). Spesso, se i sintomi sono lievi, coloro che ne sono affetti sono perfettamente inconsapevoli di avere un problema del ciclo dell’urea. Fino a quando, come nel caso della bella sportiva australiana, le cose non precipitano molto velocemente. (fonte)
Occhio ai sintomi!
Tuttavia è ben difficile che una forma anche lieve di disturbo del ciclo dell’urea non porti alcun sintomo: in genere i soggetti che ne sono affetti provano nausea, vomito, perdita di concentrazione in particolar modo dopo un pranzo ricco di proteine. Insomma, qualche segnale, seppur contraddittorio e facilmente confondibile con altre problematiche, il corpo lo lancia.
