Fatta la doverosa premessa che, essendo lo studio condotto su topi, i risultati non possono e non devono essere considerati definitivi e applicabili agli umani, una nuova ricerca delinea un ruolo, finora inedito, dello Zinco nella regolazione della pressione sanguigna.
Lo studio
Pubblicato su Nature il 1 Giugno 2021, lo studio: “Zinc drives vasorelaxation by acting in sensory nerves, endothelium and smooth muscle” rimanda ad ulteriori ricerche finalizzate a confermare (o smentire) il ruolo dello zinco nella regolazione della pressione sanguigna.
La scoperta è stata fatta del tutto casualmente. I ricercatori australiani, inizialmente, volevano a testare lo zinco sulle funzioni cerebrali. Tuttavia, nel corso della ricerca, si è rilevato un miglioramento del tono vascolare dei topi.
Pur rimandando ad ulteriori studi, questa potrebbe essere l’alba di futuri farmaci a base di zinco, ovvero un’arma in più contro l’ipertensione, la prima causa di morte al mondo.
Ribadiamo che si tratta di uno studio preliminare, condotto su animali. Se si soffre di ipertensione, per quanto ne sappiamo oggi, ricorrere ad integratori di zinco non solo è inutile ma anche potenzialmente dannoso. E’ imperativo rivolgersi al proprio medico curante.