Il Ministero della Salute del Governo Conte-Bis è stato affidato a Roberto Speranza del gruppo LeU (Liberi e Uniti, centro-sinistra), segretario di Articolo 1.
Speranza, classe 1979, succede all’ex ministro Grillo alla guida del Ministero della Salute, dicastero con portafoglio (ovvero ha una sede “fisica”, sul Lungotevere Ripa, nel Rione Trastevere) che si occupa di temi quali la sanità, profilassi e che opera in sinergia con le istituzioni europee e internazionali nel campo della salute.
Laureato in Scienze Politiche, con Dottorato di Ricerca in Storia dell’Europa Mediterranea ha prestato oggi Giuramento, con gli altri ministri del Governo Conte, di fronte al Presidente Mattarella in Quirinale.
Un ruolo, quello di Ministro della Salute, assolutamente cruciale in quanto strettamente interconnesso non sollo con la sanità pubblica, ma con l’economia, il lavoro, e i rapporti con l’Unione Europea.
Presumibilmente, il primo nodo da sciogliere per il nuovo ministro sarà la questione “Vaccini” , la cui nuova Legge -che dovrebbe sostituire la Legge Lorezin 3/18 – giace in Senato da prima della caduta del precedente governo.
Per quanto a detta di molti critici il CV del nuovo ministro non sia “all’altezza” (o quantomeno, da una Laurea in Scienze Politiche non derivano, sulla carta, molte competenze in fatto di sanità), la riforma radicale della Sanità pubblica è, invero, uno dei punti chiave del partito, LeU (Liberi e Uniti), gruppo di cui Speranza fa parte in Parlamento, tanto da costituire uno dei punti di forza con cui il partito si presentò alle elezioni Europee del 4 Marzo 2018, come ricorda ieri il Sole 24 Ore.