30 MAGGIO 2019. Sentenza della Corte di Cassazione sulla cannabis light: La legge non consente la vendita o la cessione a qualunque titolo dei prodotti «derivati dalla coltivazione della cannabis», come l’olio, le foglie, le infiorescenze e la resina.
“[…] salvo che tali prodotti siano in concreto privi di efficacia drogante“
La vendita di cannabis light, che prima di oggi dava, non-illegalmente– lavoro a circa 15.000 persone, tra imprenditori e lavoratori dipendenti, è quindi ora proibita. Un mercato da 150 milioni di euro.
La sentenza completa, inclusiva delle motivazioni, sarà depositata e resa pubblica nelle prossime settimane. Nell’informativa sintetica della sentenza di oggi, in poche parole la vendita di cannabis, pur con THC inferiore ai limiti di Legge (< 0,6%), rappresenta ora un reato ai sensi dell’ articolo 73, commi 1 e 4, dpr 309/1990
IL COMMENTO DELLA REDAZIONE DI VIRTUA SALUTE
Il nostro primo, e unico, pensiero va a chi ha investito nel settore, commercianti, agricoltori, e a chiunque, fino ad oggi legalmente, lavora nel settore della vendita e distribuzione dei prodotti derivanti dalla Cannabis.
Per il resto, questo sito non si occupa di politica e non contestiamo le decisioni della Magistratura.