E aggiungerei: basta, una volta per tutte, con questa e altre corbellerie simili. Il solo fatto che l’aceto sia un’ottima alternativa naturale ai prodotti per sturare il cesso o scrostare il calcare dalle superfici, NON significa che possa fare lo stesso con le arterie ostruite.
Ma andiamo con ordine.
Cosa ostruisce le arterie e perché è pericoloso.
L’ostruzione delle arterie è causata da placche, ovvero accumuli di grasso, colesterolo, calcio e altro materiale cellulare e provoca un più difficoltoso passaggio del sangue -quindi: ossigeno- dalle arterie ai vari organi del corpo. Nel medio-lungo termine questa condizione porta ad una patologia denominata aterosclerosi (anche, un po’ erroneamente, chiamata arteriosclerosi) ovvero un irrigidimento e deformazione delle pareti interne delle arterie che col passare del tempo portano al blocco totale del flusso ematico.
L’aterosclerosi è intrinsecamente associata all’invecchiamento. Un processo, purtroppo, naturale che gli esseri umani sono bravissimi ad accelerare o far insorgere anzitempo con uno stile di vita il più sbagliato possibile: dieta sbilanciata, sedentarietà, alcool, fumo.
La bufala: l’aceto di mele pulisce le arterie ovvero scioglie le placche che le ostruiscono.
Come in tutte le fake news c’è sempre un briciolo di verità, un elemento insignificante che viene travisato, esagerato, e sulla base di esso si costruisce un’intera corbelleria a cui Google News darà MASSIMA VISIBILITA’. Ci hanno l’intellighenzia artificiale, quelli di Google.
L’elemento chiave dell’aceto stura-arterie è l‘acido acetico o acido etanoico o acetato (CH₃COOH).
L’acido acetico presente nell’aceto (circa il 5-6%), oltre a conferire il classico gusto aspro, utile ad esempio a far passare il singhiozzo o insaporire l’insalata, è stato studiato ampiamente come possibile supporto alle diete finalizzate al controllo del peso.
I risultati (seppur certificati da revisioni o studi su piccola scala) sono invero promettenti, riconoscendo all’acido acetico discrete capacità di controllare l’appetito, ridurre l’insulina e la glicemia dopo un pasto, ritardare lo svuotamento gastrico, favorire l’utilizzo dei grassi a scopo energetico, ridurre trigliceridi e colesterolo.
Fonti a pié articolo.
Inoltre l’aceto di mele contiene, seppur in quantità trascurabili, acido clorogenico, un polifenolo dall’alto potere antiossidante efficace nel ridurre la pressione arteriosa. La fonte più ricca di acido clorogenico è il caffè verde.
Nonostante questo, NO, bere aceto di mele non è per le arterie ciò che è il Mister Muscolo per lo scarico lento della doccia.
L’aceto di mele, usato con moderazione e nell’ambito di uno stile di vita sano e attivo e una dieta varia e equilibrata (mediterranea o flexitariana, ad esempio) può contribuire a prevenire le condizioni che favoriscono l’accumulo di placche nelle arterie. Contrariamente a quanto troppi articoli spazzatura riferiscono, non è in grado di “spazzare” via anni di sedentarietà, junk food, alcool e fumo.
Non solo: l’aceto ha anche importanti effetti collaterali.
L’aceto di mele provoca un po’ più lento svuotamento dello stomaco, il ché è bene se si è sani, ma se si soffre di gastroparesi è assolutamente sconsigliato in quanto potrebbe aggravare questa condizione.
In soggetti predisposti può causare nausea. E, in almeno uno studio (“Influence of the tolerability of vinegar as an oral source of short-chain fatty acids on appetite control and food intake“) si ipotizza che la soppressione dell’appetito derivi proprio dalla maggiore o minore sensazione di nausea che provoca nel soggetto.
Come tutte le bevande acide, provoca erosione dentale.
Può, concretamente, causare irritazione e infiammazione del cavo orale e dell’esofago. Del resto, non è un caso se si dimostra efficace per scrostare le rubinetterie e i filtri della lavastoviglie. Questo studio: “Consequences of caustic ingestions in children” lo definisce “potenzialmente caustico” e ne suggerisce la conservazione fuori dalla portata dei bambini.
L’aceto interagisce con i seguenti farmaci: Lanoxin (Digossina), farmaci per diabetici, diuretici.
Potenzialmente (non vi sono studi specifici, aggiungo per completezza), l’aceto può provocare ustioni cutanee e abbassare i livelli di potassio nel sangue, nonché favorire processi di osteoporosi.
Ma allora come pulire le arterie?
Se l’arteriosclerosi è una patologia per lo più irreversibile, che va tenuta sotto stretto controllo medico (attraverso esami specifici e un cambio dello stile di vita), per evitare tutte quelle condizioni che la causano, ovvero accumuli di placche nelle arterie, ci si può aiutare praticando un radicale cambio delle abitudini alimentari e comportamentali:
- Praticare attività fisica
- Controllare l’alimentazione, assicurandosi abbondanti porzioni di frutta e verdura (che potete condire con l’aceto di mele, visto che ci tenete tanto…) e senza eccedere in cibi ultraprocessati, dolci, grassi.
- Ridurre o azzerare il consumo di alcool
- Smettere di fumare
Si consideri inoltre che l’ostruzione delle arterie è largamente asintomatica fino a che non sorgono i primi segnali di aterosclerosi. Se si sospetta che il proprio stile di vita, o la propria età, porti a considerarsi un soggetto a rischio, è utile parlarne con il medico, che disporrà esami specifici come l’angiografia, eco-doppler, tac e risonanza magnetica delle vene.
Fonti e Bibliografia:
Harvard.edu: “Ask the Doctor: Reversing Atherosclerosis?”