Ultimo aggiornamento: 5 Luglio 2022
I farmaci scaduti -ovvero una volta passata la data di scadenza indicata in confezione- sono sottoposti ad una procedura di smaltimento o riciclo prevista per Legge.
I medicinali scaduti sono “rifiuti speciali”.
Non molti sanno che farmaci e medicinali scaduti non possono essere gettati nel classico bidone dell’ “indifferenziato”: esistono appositi centri di raccolta disponibili presso qualsiasi farmacia vicino alla propria abitazione.
Per tale ragione è proibito gettare i medicinali scaduti nello scarico del water, e men che meno di fianco ai cassonetti dei rifiuti: i principi attivi dei farmaci sono potenzialmente inquinanti e, in ogni caso, lasciati incustoditi, potrebbero essere raccolti da bambini, animali, persone che potrebbero farne un uso improprio.
Differenza tra farmaci liquidi e in blister (es: capsule e compresse)
In generale, i farmaci vanno depositati in appositi contenitori disponibili in farmacia, oppure -secondo modalità che dipendono da Regione a Regione- presso le ASL di zona.
Le confezioni in plastica possono essere riciclate come si fa abitualmente con gli altri contenitori in plastica. Confezioni e foglietti illustrativi possono essere riciclati nel bidone della carta.
I farmaci scaduti in farmacia vengono distribuiti ai poveri?
NO. Per quanto la data di scadenza di un farmaco non ne sancisca definitamente l’inefficacia (è possibile che il principio attivo sia meno efficace, ma non è necessariamente tossico), è una leggenda urbana che i farmaci riciclati vengano spediti in Africa o messi a disposizione di associazioni di volontariato.
Semplicemente, vengono trattati come rifiuti speciali e bruciati secondo procedure controllate al fine di evitare ogni possibile contaminazione del terreno o dell’aria.