ULCERA GASTRODUODENALE
Si tratta di una lesione della parete dello stomaco o del duodeno che causa dolori e crampi nella parte superiore e centrale dell’addome che a volte si irradiano anche verso il centro della schiena. I sintomi di questo disturbo compaiono regolarmente fra un pasto e l’altro e migliorano mangiando qualcosa.
Quando le secrezioni acide dello stomaco sono troppo abbondanti o la produzione del muco che ne protegge la mucosa è insufficiente, si verifica un’ulcera, caratterizzata dalla progressiva erosione dello stomaco o del duodeno.
La causa principale dell’alterazione delle secrezioni è l’infezione da parte dell’Helicobacter pylori, un batterio che può contaminare lo stomaco; altri fattori di rischio sono rappresentati dall’utilizzo ripetuto di antinfiammatori non steroidei, un eccesso di alcol, una malattia infiammatoria come il morbo di Crohn e il cancro.
La diagnosi di questo disturbo avviene attraverso la gastroscopia (un’endoscopia dello stomaco), un esame un po’ sgradevole ma indolore che viene eseguito dopo un digiuni di 6 ore inserendo il tubo flessibile dell’endoscopio ( costituito appunto da una lente, un tubo flessibile e una videocamera con sistema di illuminazione) attraverso la bocca o il naso, in anestesia locale, mentre il paziente è disteso sulla schiena o su un fianco. L’avanzamento dell’endoscopio lungo il tubo digerente è facilitato dall’insufflazione d’aria che dilata leggermente gli organi; l’esame dura circa 10 minuti, durante i quali sono prelevati dei campioni.
Se pur in leggera diminuzione nei Paesi industrializzati, l’ulcera gastroduodenale colpisce soprattutto le persone oltre i 50 anni di età; a volte guarisce spontaneamente, ma può svilupparsi anche fino al punto di perforare la parete dello stomaco.