Ultimo aggiornamento: 25 Ottobre 2019
Ogni anno, 1 americano su 6 si ammala a causa di cibo contaminato, secondo il Center for Disease Control and Prevention (CDC). In Italia, facendo le debite proporzioni, le percentuali non sono dissimili. Ridurre il rischio di intossicazione alimentare da germi è possibile, se sai dove sono e come evitarne il contatto e l’ingestione. In questo articolo sono descritti i 7 colpevoli delle principali malattie di origine alimentare, unitamente a consigli per prevenire ogni problema a loro associato.
E.Coli
I batteri di Escherichia coli vivono nell’intestino degli esseri umani e di animali come mucche, pecore e capre. Si trovano spesso in alimenti come carne bovina poco cotta, latte crudo e succo e acqua contaminata. I sintomi da infezione da E. coli includono diarrea grave, mal di stomaco e vomito, e possono durare dai 5 ai 10 gg.
Per evitare infezioni da E. coli: cuocere bene la carne, lavare frutta e verdura prima di mangiarle o cucinarle, ed evitare latte e succhi non pastorizzati.
Grado letalità: 4/10 . Sebbene la maggior parte degli E. coli sia relativamente innocua, ceppi come l’E. coli O157-H7 possono causare diarrea sanguinante, insufficienza renale e persino la morte.
Campylobacter
I campylobacter jejuni sono un batterio a forma di spirale che prolifera nei polli e nelle mucche. I capi contaminati non mostrano alcun sintomo.
La maggior parte delle persone che si ammalano di campilobatteriosi accusano diarrea, crampi, dolori addominali e febbre. Il periodo di incubazione varia dai 2 ai 5 gg, spesso rendendo difficile isolare la causa originaria. La diarrea comporta violente scariche e può essere accompagnata da nausea e vomito. La malattia dura in genere circa una settimana.
L’incidenza è relativamente rara (13 su 100.000, negli Stati Uniti).
Per evitare infezioni da Campylobacter: assicurarsi di cucinare a dovere la carne, lavarsi le mani dopo aver maneggiato cibi crudi e pulire tutti i piani di lavoro e gli utensili da cucina dopo l’uso, e bere solo latte pastorizzato.
Grado di letalità: 3/10. La maggior parte delle infezioni sono generalmente lievi, ma i batteri possono essere fatali nei bambini molto piccoli, negli anziani e negli individui immunodepressi, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Listeria
I Listeria monocytogenes sono batteri presenti nel suolo e nell’acqua e sono presenti anche negli alimenti crudi, nei cibi trattati e nel latte non pastorizzato. A differenza di altri germi, il batterio della Listeria può crescere e diffondersi anche alle basse temperature di un frigorifero domestico.
I sintomi delle infezioni da Listeria comprendono febbre e brividi, mal di testa, mal di stomaco e vomito. Ma per alcune persone la malattia può diventare più grave, persino fatale. Le persone a maggior rischio di ricevere listeriosi sono donne in gravidanza e i feti, adulti di età superiore ai 50 anni e persone con un sistema immunitario debilitato.
Grado di letalità: 6/10. Si stima che, negli Stati Uniti, circa 1.600 persone si ammalino seriamente di listeriosi ogni anno, secondo il CDC. Di questi, 260 muoiono.
Per evitare infezioni da Campylobacter: è consigliabile lavare frutta e verdura (come meloni e cetrioli) con un pennello per alimentari pulito e di pulire il frigo da liquidi alimentari che fuoriescono dalle confezioni, con particolare riferimento a: carne cruda, hot dog e carne destinata alla cottura.
Le confezioni di carne sigillata (quelle del banco frigo) devono essere conservate per non più di due settimane e la carne fresca acquistata presso il macellaio non deve rimanere più di tre-cinque giorni in frigorifero.
Vibrio
I batteri Vibrio parahaemolyticus (volgarmente: il vibrione) vivono in acqua salata e si trovano spesso nei frutti di mare crudi.
Le persone che mangiano crostacei crudi o poco cotti manifestano i primi sintomi di solito entro 24 ore, con diarrea acquosa e crampi allo stomaco, nausea, vomito, febbre e brividi. I sintomi possono durare fino a 3 gg.
Per evitare infezioni da Vibrio: La maggior parte delle infezioni può essere prevenuta cucinando a fondo i frutti di mare.
Grado di letalità: 1/10. Le infezioni più gravi sono rare e si verificano più comunemente nelle persone con un sistema immunitario indebolito.
Toxoplasma
Sia negli USA che in Italia, il 60% della popolazione è suscettibile di infezione. Ma pochissimi hanno sintomi perché il sistema immunitario di solito impedisce al parassita Toxoplasma gondii di causare malattie. Nel 90% dei casi infatti la presenza di questo protozoo parassita è asintomatica.
Tuttavia, ci sono persone che sviluppano la toxoplasmosi, sperimentando sintomi simil-influenzali come mal di testa, dolori muscolari e febbre.
Il parassita può anche causare gravi problemi come danni al cervello, agli occhi e ad altri organi, per le donne incinte e le persone con un sistema immunitario indebolito.
La maggior parte delle persone sviluppa infezioni da toxoplasmosi entrando in contatto con feci di gatto che trasportano il parassita, mangiando carne contaminata che è cruda o non cotta correttamente, o bevendo acqua contenente il parassita.
Per evitare infezioni da Toxo: si raccomanda di cuocere gli alimenti a una temperatura sicura, lavarsi le mani quando si maneggiano gli alimenti, evitare di bere acqua non trattata e, se incinta, stare lontano dalla lettiera dei gatti.
Grado di letalità: N/D. La toxoplasmosi, in sé, non è letale. Tuttavia la donna incinta che dovesse contrarla, rischia gravi sofferenze per il feto sino all’aborto uterino.
Salmonella
La salmonella è un gruppo di batteri comunemente presenti nel pollame crudo, nelle uova, nella carne di manzo e, a volte, in frutta e verdura non lavate.
Le infezioni da Salmonellosi possono causare sintomi quali febbre, diarrea, crampi allo stomaco e mal di testa. I sintomi tendono a durare da 4 a 7 gg.
Per evitare infezioni da Salmonella: bisognerebbe evitare di mangiare uova crude o poco cotte, pollame o carne cruda. Le carni crude dovrebbero essere tenute separate dai prodotti e dai cibi cotti e pronti da mangiare.
Mani, taglieri, ripiani e utensili da cucina devono essere lavati accuratamente dopo aver toccato cibi non cotti.
Grado di letalità: 2/10. La maggior parte delle persone guarisce senza trattamento, ma le infezioni da Salmonella possono essere più gravi per gli anziani, i bambini e le persone con malattie croniche. Se non trattata correttamente, la Salmonella può diffondersi con il sangue verso altri organi, a volte portando alla morte.
Norovirus
I Norovirus sono virus che causano la gastroenterite, una malattia caratterizzata da infiammazione dello stomaco e dell’intestino.
Talvolta chiamata “influenza intestinale“, i virus si trovano solitamente in cibi o bevande contaminati, ma possono anche vivere su superfici o diffondersi attraverso il contatto con una persona infetta.
La gastroenterite è, infatti, altamente contagiosa. I sintomi comprendono nausea, crampi allo stomaco, vomito, diarrea, mal di testa, febbre e stanchezza e tendono a durare per alcuni giorni, a volte anche 10 gg.
Per evitare infezioni da Norovirus: si consiglia di lavarsi spesso le mani con acqua e sapone, maneggiare gli alimenti in modo sicuro, disinfettare le superfici contaminate della cucina e dei bagni.
Grado di letalità: 6/10. La maggior parte delle persone guarisce spontaneamente dalla malattia (le terapie antibiotiche si rivelano inefficaci) , ma per coloro che non riescono a bere abbastanza liquidi per rimpiazzare ciò che hanno perso con vomito e diarrea, può essere necessario il ricovero in ospedale. La gastroenterite provoca negli Stati Uniti 50.000 ricoveri e 310 decessi direttamente riconducibili alla malattia.
Fonte: Livescience.com – Top germs in food that make you sick