L’acido malico è un composto organico che si trova nella frutta, in particolar modo nelle mele. Usato per lenire problemi del tratto gastrointestinale, trova applicazione nel mondo sportivo come booster di energia e per aumentare la resistenza degli atleti.
L’acido malico fa parte degli alfa–idrossiacidi (AHA), anche detti “acidi della frutta” – con l’acido citrico, acido glicolico, acido lattico e acido tartarico.
Nel mondo dell’integrazione sportiva lo si trova da solo o unito a Citrullina (Citrullina Malato) o alla Creatina (Creatina Malato o Malato di Creatina).
Uno studio specifico su Creatina e Acido malico fu condotto nel 2015: “Effect of creatine malate supplementation on physical performance, body composition and selected hormone levels in spinters and long-distance runners. I ricercatori studiarono l’efficacia di un integratore di creatina-malato in velocisti e maratoneti.
Dopo sei settimane di integrazione combinata con l’allenamento fisico, fu verificato un aumento significativo delle prestazioni fisiche nei velocisti, misurato dal picco di potenza, dal lavoro totale, dalla composizione corporea e dai livelli elevati dell’ormone della crescita (GH). Nei maratoneti, invece, un aumento significativo della distanza percorsa.
L’acido malico aiuta il corpo a produrre ATP (vedi anche: Metabolismo), il cui deficit provoca mancanza di energia. È per questo motivo che l’uso di integratori sportivi contenenti acido malico può favorire una maggiore resistenza e focus sull’allenamento.
Effetti collaterali
Purtroppo non vi è una grande ricerca scientifica sugli umani che tenga conto di un’assunzione nel medio-lungo periodo.
L’effetto collaterale più comune è il gonfiore addominale, nonché mal di testa, diarrea. Non sono escluse reazioni allergiche.
Possibile inoltre che l’assunzione di acido malico provochi fotosensibilità della pelle.
E’ davvero necessaria l’integrazione di acido malico?
L’acido malico è presente nella maggior parte della frutta. Le mele ne sono ricchissime, ma anche i mirtilli, pesche, prugne, albicocche, pere. Presente, in minor quantità, anche negli agrumi.
Una porzione al giorno di frutta (o una mela al giorno che leva.. ecc.) dovrebbe essere sufficiente a fornire al corpo l’acido malico che gli serve senza dover ricorrere all’integrazione.
Si ricordi inoltre che…
L’acido malico viene utilizzato come terapia non farmacologica per la fibromialgia, ma come per tutti gli integratori, è sempre caldamente suggerito informare il proprio medico curante.
[…] la mela contiene acido malico, ritenuto valido supporto della prestazione […]