Secondo un nuovo studio, il gruppo sanguigno potrebbe svolgere un ruolo determinante nella gravità dei sintomi tra i pazienti affetti da COVID-19.
L’analisi genetica dei pazienti con COVID-19 ha mostrato che le persone con gruppo sanguigno O sembrano maggiormente protette contro lo sviluppo di un quadro sintomatologico importante. Al contrario, i pazienti del gruppo sanguigno A presentano maggiore predisposizione a complicazioni gravi legate all’infezione virale.
Per quanto possa suonare strano, le conclusioni dello studio: “Genomewide Association Study of Severe Covid-19 with Respiratory Failure” hanno trovato spazio in un’autorevole rivista scientifica, il The New England Journal of Medicine, il 17 Giugno 2020.
E non solo. I risultati confermano le conclusioni di almeno altri tre studi, al momento in preprint:
- Testing the association between blood type and COVID-19 infection, intubation, and death (USA)
- Relationship Between Blood Group and Risk of Infection and Death in COVID-19: a live Meta-Analysis (IRAN)
- Relationship between the ABO Blood Group and the COVID-19 Susceptibility (CINA)
Insomma, la correlazione tra gruppo sanguigno e gravità dei sintomi da COVID-19 sembra essere sempre più solida e scientificamente accertata.
Il team ha studiato oltre 1.900 pazienti affetti da coronavirus e con sintomi gravi in Italia e Spagna (primo gruppo). Hanno confrontato i pazienti di sette ospedali con 2.300 persone con sintomi assenti o lievi (secondo gruppo). Complessivamente, sono stati analizzati più di 8 milioni di polimorfismi a singolo nucleotide e condotto una meta-analisi dei due gruppi.
Il team ha scoperto che un gruppo di varianti nei geni coinvolti nelle risposte immunitarie era più comune nelle persone con COVID-19 grave. I geni sono anche associati a una proteina della superficie cellulare nota come enzima di conversione dell’angiotensina 2 (ACE2), che il SARS-CoV-2 sfrutta per entrare e infettare le cellule del corpo.
Uno dei cluster genetici osservati presiedeva un aumentato rischio (+77%) di contrarre sintomi gravi di COVID-19. I ricercatori ritengono che la scoperta di questi gruppi genetici possa accelerare lo sviluppo di nuovi vaccini e terapie per contrastare la malattia.
Associazione con il gruppo sanguigno
Venendo al “piatto forte” dello studio, i ricercatori hanno anche scoperto che i pazienti con gruppo sanguigno A avevano un rischio aumentato del 45% di contrarre il coronavirus e sviluppare insufficienza respiratoria rispetto alle persone con altri gruppi sanguigni. Allo stesso tempo, le persone con gruppo sanguigno O avevano un rischio inferiore del 35% di sviluppare sintomi gravi da COVID-19.
La meta-analisi oggetto dello studio ha quindi delineato un’associazione tra gruppo sanguigno e possibilità, maggiori o minori, di sviluppare sintomi gravi da COVID-19. Tuttavia, la reale motivazione rimane, al momento ignota e servono ulteriori studi per validare questa conclusione e, in caso di conferma, isolarne le cause esatte.