I muscoli sono organi che si contraggono ogni volta che vengono stimolati da un impulso nervoso. Si dividono in:
muscoli lisci: che si trovano prevalentemente nelle pareti dei vasi sanguigni e degli organi cavi (stomaco, intestino, vescica e utero) dove inducono contrazioni involontarie;
muscoli scheletrici o striati: legati alle ossa mediante i tendini, dirigono i movimenti volontari dello scheletro, della lingua e del volto;
muscolo cardiaco: è uno degli strati della parete del cuore che ne permette la contrazione regolare.
Il tessuto muscolare i compone di cellule allungate, dette fibre muscolari che contengono sottili filamenti contrattili chiamati miofibrille. Il tono muscolare permette ai muscoli di rispondere prontamente a qualsiasi stimolo e mantiene la postura del corpo.
I tendini sono fasce i tessuto fibroso molto resistenti ma non elastiche che si trovano alle estremità dei muscoli scheletrici ed hanno la funzione di ancorarli alle ossa. Possono essere lunghi o corti e permettono di trasmettere allo scheletro la forza generata dalla contrazione muscolare.
LESIONI DEI MUSCOLI E DEI TENDINI
Se sottoposti a superlavoro o ad impatti diretti, i muscoli possono subire strappi o contusioni:
Strappi muscolari: si tratta della rottura di un certo numero di fibre muscolari, dovuta di solito ad uno sforzo particolarmente intenso che non è stato preceduto da riscaldamento e allungamento. Può essere leggero (lesione di I grado) e coinvolgere solo poche fibre del muscolo, ma può essere anche grave (lesione di II grado).
Contusioni: sono invece lesioni dovute ad un urto diretto su un muscolo scheletrico senza che la pelle o il muscolo stesso vengano lacerati. In genere si accompagnano a dolore e formazione di ematoma del muscolo, seguiti da gonfiore e livido.
Quando i muscoli sono sottoposti a lavoro intenso, o in caso di trauma, anche i tendini sono ad alto rischio di lesione, poiché essi subiscono una pressione che supera la loro resistenza. Le infiammazioni più comuni sono:
Tendinite: infiammazione dovuta a ripetuti microtraumi legati all’attività sportiva, a traumi più gravi, ad una malattia infiammatoria dell’articolazione, all’invecchiamento dei tendini oppure ad infezioni batteriche e colpisce soprattutto le spalle, i gomiti, le anche, le ginocchia e le caviglie.
Tenosinovite: si tratta dell’infiammazione della guaina che avvolge alcuni tendini, specialmente quelli legati ai muscoli estensori e flessori di mani e piedi; è dovuta all’uso eccessivo di un’articolazione o da alcune malattie come l’artrite reumatoide e provoca un edema che impedisce al tendine di scivolare bene nella sua guaina.
Fascite plantare: riguarda l’infiammazione della membrana che copre la pianta del piede ed è la causa più comune di dolore al tallone.