L’inulina propionato (IPE) non è nuova per le potenzialità dimagranti. Uno studio del 2016, “Increased colonic propionate reduces anticipatory reward responses in the human striatum to high-energy foods“, ne aveva isolato gli effetti “psicologici”, utili allo spegnimento delle aree cerebrali che identificano nei cibi ipercalorici una ricompensa. Un nuovo studio ne identifica gli effetti “fisici” sull’ossidazione dei grassi.
Lo studio: “Moderate intensity exercise training combined with inulin-propionate ester supplementation increases whole body resting fat oxidation in overweight women” (Metabolism, Volume 104, March 2020, 154043)
E’ stato scoperto che l’IPE può migliorare la perdita di peso derivante da un programma di moderata attività fisica senza richiedere cambiamenti dietetici.
Lo studio, è durato un mese ed è stato condotto su un campione limitato di volontarie (20 donne), di età compresa tra 25-45 anni, con BMI >25.
Le venti volontarie sono poi state divise in due gruppi da 10. Un gruppo ha ricevuto un integratore di IPE e l’altro ha ricevuto un placebo comprendente cellulosa. Tutte le partecipanti hanno mantenuto le loro abitudini alimentari durante la prova.
I ricercatori hanno misurato i livelli di ossidazione dei grassi a riposo di ogni persona sia prima che dopo la sperimentazione usando campioni di sangue raccolti prima di colazione, dopo colazione e dopo pranzo.
Le partecipanti del gruppo del placebo non avevano mostrato alcun cambiamento nei loro livelli di ossidazione dei grassi dopo le analisi, mentre il gruppo che aveva assunto l’IPE aveva mostrato un aumento significativo della combustione dei grassi a riposo, anche 7 ore dopo la più recente dose di IPE.
Questo studio, di piccola scala e della durata di un mese, non può ovviamente dimostrare granché. Servono ulteriori studi, con un maggior numero di volontari e volontarie.