In questo approfondimento scopriremo come distinguere la comune conseguenza di un lieve incidente domestico o sportivo che può essere “automedicata” da una ferita più profonda e rischiosa, in quanto infettata, che merita un’attenzione in più, meglio se da personale sanitario qualificato.
Indice
Ferita infetta (ferita con presenza di infezione)
Una ferita si infetta quando germi, come i batteri, proliferano all’interno della pelle lesionata. I sintomi possono includere dolore, gonfiore e arrossamento in aumento. Infezioni più gravi possono causare nausea, brividi o febbre.
Il soggetto può essere in grado di curare infezioni minori della ferita a casa. Tuttavia, le persone con infezioni della ferita più gravi o persistenti devono consultare un medico.
Come riconoscerla
In generale, la ferita infetta produce un dolore di tipo “pulsante”, può sopravvenire febbre, la lesione cambia colore ed emette delle perdite.
Caratteristiche tipiche:
- sensazione di calore intorno alla ferita (al tatto, la pelle è effettivamente più calda lungo i bordi);
- La ferita presenta perdite di colore giallo o verdastro;
- La ferita emana un odore sgradevole. Il tipo di odore varia a seconda del batterio che ha causato l’infezione;
- Forte arrossamento, con un pattern “a strisce” nell’area circostante la ferita.
A causa del fatto che il Sistema immunitario sta combattendo contro l’infezione, il soggetto può sperimentare:
- Febbre (anche alta);
- brividi e sensazione di freddo;
- dolori articolari;
- nausea;
- vomito.
Come trattare una ferita infetta
Le ferite, di piccola dimensione, che presentano una lieve infezione possono essere, in prima battuta, trattate con rimedi domestici in base al principio dell’automedicazione. Tuttavia, le infezioni più gravi della ferita richiedono una pronta assistenza medica.
È indicato recarsi al Pronto Soccorso se, unitamente alle caratteristiche visibili dell’infezione, subentrano febbre e perdite di pus dalla ferita. Inoltre, è necessario rivolgersi al medico in caso la procedura sotto riportata non porti a significativi miglioramenti entro 2, massimo 3 giorni.
Procedura di trattamento domestico di una ferita che presenta infezione
Innanzitutto: assicurarsi che tutto ciò che sarà usato, incluse le mani sia pulito perfettamente. Il tavolo, o un qualsiasi piano verrà usato, igienizzato. Così come gli strumenti e i presidi sanitari che si utilizzeranno. L’alcool denaturato è sufficiente.
Sciacquare la ferita sotto acqua corrente calda-tiepida per qualche minuto. Si può utilizzare un sapone neutro per le zone circostanti la ferita ma assicurarsi che quest’ultima non venga toccata dal sapone.
NON USARE MAI DISINFETTANTI o ACQUA OSSIGENATA DIRETTAMENTE SULLA FERITA APERTA
Controllare che nella ferita non vi siano corpi esterni (che sono quelli che potrebbero aver causato infezione). In questo caso rimuoverli con una pinzetta, precedentemente pulita con alcool, o con un panno umido .
Lasciare asciugare la ferita all’aria.
Coprire la ferita con una garza sterile. Volendo, ma non è strettamente necessario, prima di applicare la garza si può spalmare la ferita di unguento antibatterico (es: betadine).
Questa procedura va ripetuta almeno una volta al giorno. Ovviamente, cambiando la garza.
Una ferita che presenta lievi segni di infezione, se mantenuta pulita e coperta, migliora entro 1-2 giorni. Tuttavia è imperativo rivolgersi ad un medico se non si dovessero apprezzare miglioramenti in 2-3 giorni.
NON ASSUMERE ANTIBIOTICI: una ferita infetta che tarda a guarire deve essere controllata dal medico. Sarà lui a valutarne la necessità e, se ritenuto opportuno, prescriverà il corretto ciclo di antibiotici da assumere.
La procedura sopra esposta vanga anche come prevenzione dell’infezione delle ferite.
In caso di ferite come tagli e abrasioni, per evitare che si infettino, è sempre indicato pulire adeguatamente la ferita sotto acqua corrente, lasciarla asciugare e coprirla con una garza sterile.
ATTENZIONE
In caso di ferite, anche di lieve entità, procurate da oggetti ferrosi o sporchi, è necessario rivolgersi al medico o al Pronto Soccorso. Questo tipo di infortunio può causare tetano
Idem valga se la ferita è provocata dal morso di un animale o di un’altra persona.
Fattori che aumentano il rischio di infezioni
Il corpo è in grado, autonomamente, di rimarginare lacerazioni, taglietti, escoriazioni. Inoltre in caso di ferite con lieve infezione, il sistema immunitario entra in azione affinché la condizione non peggiori.
Esistono tuttavia, alcuni fattori che favoriscono l’insorgenza di infezioni, quindi, se ci si riconosce in una o più delle seguenti condizioni, anche una ferita superficiale deve essere oggetto di attenzione da parte di personale sanitario:
- Sistema immunitario compromesso o indebolito
- Età (gli anziani sono più esposti al rischio infezioni)
- Deficit vitaminici o alimentari
- Diabete
- Persone allettate o con scarsa mobilità
- Problemi di circolazione sanguigna
Complicazioni
Nel corso del presente approfondimento abbiamo più volte la necessità di rivolgersi a personale sanitario se insorgono uno o più dei seguenti sintomi:
- La ferita scarica pus o è maleodorante;
- Si ha febbre, nausea, vomito o anche solo una generica sensazione di malessere e affaticamento;
- La ferita non migliora dopo 2-3 giorni pur avendola correttamente pulita e coperta;
- La ferita deriva da morso di animale (incluso un essere umano);
- La ferita deriva dal contatto con un oggetto ferroso arrugginito o sporco;
- Non è possibile, ad esempio per la conformazione della ferita, pulire adeguatamente e rimuovere tutti i corpi estranei all’interno.
Il motivo di questa forse eccessiva premura sorge dal fatto che le complicazione dell’infezione di una ferita sono qualcosa di estremamente serio. E per “estremamente serio” intendiamo: da non augurare neanche al peggior nemico.
Sepsi
La sepsi è una violenta risposta del sistema immunitario che se non trattata in tempo può portare allo shock settico, dando vita ad un quadro clinico che spesso porta al decesso.
Osteomielite
Infezione dell’osso causata da batteri, funghi e micobatteri. I sintomi includono dolore, arrossamento e gonfiore intorno all’area infetta, febbre talvolta alta. L’osteomielite si verifica quando l’infezione non trattata raggiunge l’osso sottostante. (Maggiori informazioni qui)
Fascite necrotizzante
Una condizione provocata da infezione degli strati sottocutanei, che si espande rapidamente nei tessuti connettivi sottostanti causando necrosi (morte dei tessuti). L’evoluzione è rapida e può portare a shock settico e morte del paziente.
Cellulite Infettiva
Infezione batterica del tessuto connettivo. Accade quando l’infezione della ferita, non trattata o sottovalutata, si estende anche alle aree circostanti del derma e degli strati sottostanti.