Ultimo aggiornamento: 20 Aprile 2020
Questa è la più divertente indagine che ho condotto, finora. La definisco divertente perché gli estensori della notizia -i dettagli li trovate qualche riga sotto- hanno effettivamente basato il loro articolo uno studio fatto sull’acqua “frizzante” (che, scopriremo, frizzante non è), ma non ne hanno assolutamente capito il senso.
Soprattutto, non hanno capito che si tratta di uno studio commissionato da un brand spagnolo di acque minerali al centro -da anni!- di numerose controversie e polemiche in Spagna proprio per un utilizzo troppo disinvolto della ricerca scientifica applicata al marketing dei suoi prodotti.
Iniziamo. Ma prima…
Oh Google News! Ma ce la fai?
Preciso che non ho nulla contro gli autori dell’articolo e i proprietari del sito su cui l’ho trovato; i ragazzi di quotidianodiragusa.it fanno semplicemente il loro lavoro: pubblicare notizie, attirare i curiosi e sperare in generose cliccate sugli advertising, che costituiscono il 60% di un loro contenuto standard. Il modello di business funziona? Siamo pragmatici: hanno ragione loro. Punto.
Il problema è, come sempre più spesso ci capita di far presente, la piattaforma che dà visibilità a chi diffonde corbellerie su salute e nutrizione. Chiedo: ma secondo i 10000 volontari che Google News ha reclutato per valutare “umanamente” la qualità delle notizie, un articolo che 1) fornisce una notizia vecchia 2) già sbufalata in patria e in mezzo mondo (tranne l’Italia) 3) senza fornire uno straccio di fonte certa è meritevole della prima pagina, sezione “Salute” di Google News? Ma siete seri?
Che le sezioni SALUTE e, per estensione, SCIENZA, se intendete mantenerle all’interno della piattaforma News, debbano essere trattate con criteri diversi rispetto a quelli usati per, che so, “Intrattenimento” ci arrivate da soli o vi serve un disegnino?
No perché finora l’algoritmo: “Simpatia + Originalità della notizia” ha solo favorito il trash e le bufale.
Il consiglio è, come sempre, gratuito.
Torniamo all’acqua frizzante che “abbassa il colesterolo”…
L’articolo è reperibile qui: https://www.quotidianodiragusa.it/2019/09/20/salute-e-benessere/bere-acqua-minerale-frizzante-abbassa-colesterolo-bene-salute/50880
Bere acqua minerale frizzante abbassa il colesterolo e fa bene alla salute? […] È quanto emerge da una ricerca condotta dal Dipartimento di Nutrizione e Metabolismo del Consiglio superiore delle ricerche scientifiche di Madrid che ha rivelato che, bere un litro di acqua minerale al giorno abbassa in modo significativo i livelli di colesterolo nel sangue. […] Negli altri 2 mesi gli studiosi hanno chiesto ai pazienti di assumere quotidianamente un litro di acqua minerale frizzante, ricca di sodio, bicarbonato e cloro. Al termine della ricerca è emerso che, mentre l’acqua oligominerale non aveva avuto nessun effetto, l’acqua minerale frizzante aveva provocato nei pazienti un abbassamento del livello di colesterolo nel sangue.
Da “Bere acqua minerale frizzante abbassa il colesterolo e fa bene alla salute?” – 20 Settembre 2019
“Dipartimento di Nutrizione e Metabolismo del Consiglio superiore delle ricerche scientifiche di Madrid“? Suona autorevolissimo. E allora ci credo. Sfondiamoci tutti di acqua frizzante e diciamo STOP al colesterolo!
O forse no?
Infatti. No. Innanzitutto cerchiamo di capire chi cavolo sono questi del Dipartimento di Nutrizione ecc ecc di Madrid. Eccoli: ICTAN: Instituto de Ciencia y Tecnología de Alimentos y Nutrición
Certo è che se hanno realmente condotto uno studio sull’acqua frizzante e sul colesterolo ne troverò traccia sul sito. Cerchiamo , “agua colesterol” sul loro motorino di ricerca interna. https://www.ictan.csic.es/?s=agua+colesterol
Il primo risultato è la notizia: “Investigadores del ICTAN estudian los efectos del agua Vichy Catalán sobre el colesterol” del 9 Dicembre 2013. (trad. “I ricercatori dell’ICTAN stanno studiando gli effetti dell’Acqua Vichy Catalan sul colesterolo“)
Nooo… l’Acqua Vichy Catalán!!!
L’acqua Vichy Catalan è un brand spagnolo che commercializza le cosiddette “acque di lusso”, ovvero acque normalissime, vendute a tipo più di 1 EURO al litro. Un EURO – AL – LITRO. Per dell’acqua.
Comunque, per me possono venderla anche a 100 euro a bicchiere, non mi interessa. Ai fini dell’articolo ci interessa la forma di marketing che, negli ultimi anni, ha adottato il brand. Ovvero: l’Acqua Vichy cura TUTTI i mali del mondo.
Persino l’Alzheimer!
E per supportare la tesi che quest’acqua sia una sorta di acqua di Lourdes che funziona anche sugli atei, sin dal 2004 “ci prova” con i paper scientifici (https://academic.oup.com/jn/article/134/5/1058/4757193).
Quella sul “colesterolo” è solo una delle tante ricerche poi spernacchiate dalla comunità scientifica. La lista dei paper scientifici che la Vichy ha finanziato è sterminata:
Ecc ecc.
Tuttavia, ogni successiva revisione (o quantomeno una lettura attenta) degli studi promossi dalla Vichy ha SEMPRE portato alla conclusione che non ci fosse, MAI, un rapporto causa-effetto certo tra il consumo di acqua e le patologie che in teoria quest’acqua doveva guarire.
Vichy è nell’occhio del ciclone dei media spagnoli in questo periodo…
Questo tipo di marketing “scientifico” si protrae da anni e, secondo una indagine di quest’anno de El Pais , intitolata: “EL AGUA QUE DICE QUE LO CURA TODO (Y ES MENTIRA)” – trad: L’acqua che dice di curare tutto (ma è una menzogna), è stata oggetto di “osservazione” da parte dell’Autorità spagnola che regolamenta le dichiarazioni pubblicitarie.
In conclusione:
La “sparata” che l’acqua frizzante abbassi il colesterolo -che, per inciso, sembrerebbe una corbelleria anche ad un 12enne distratto intento a giocare a Fortnite:
- È la conclusione di uno studio i cui risultati, per altro non esaltanti, sono stati contestati unanimemente.
- È inclusa in uno studio finanziato da Vichy Catalan
- Non riguarda l’acqua frizzante in sé (ovvero acqua minerale addizionata di anidride carbonica) ma l’acqua “naturalmente” frizzante Vichy
- Fa a calci e pugni persino col buon senso
- Fuori dai (nostri) patrii confini è già stata sbufalata ampiamente.
Direi che il caso è chiuso. Vi piace l’acqua frizzante? Bevetela, senza aspettarvi miracoli sulla salute.
AGGIORNAMENTO 25 Settembre 2019
Qui si stanno rompendo le acque…
È un caso che questo articolo sia in assoluto il più letto dell’ultima settimana? Qui in redazione si pensava di sì. Ma facendo un paio di ricerche, la corbelleria dell’acqua frizzante che riduce il colesterolo (e pressoché ogni altra patologia) circola indisturbata da anni.
Leggiamo da BlastingNews, del 2017.
Da cui estrapolo:
I risultati della ricerca, condotta dalla Dott.ssa Stefanie Schoppen ed il suo team, appaiono sulla rivista scientifica The Journal of Nutrition. Lo studio è stato progettato per verificare i possibili effetti benefici dell’assunzione di acqua minerale gassata, ricca di bicarbonato di sodio, sul metabolismo delle lipoproteine. Le donne incluse nello studio erano amenorree (prive di mestruazioni) da almeno un anno, sane e non obese.
https://it.blastingnews.com/salute/2017/10/lacqua-frizzante-riduce-colesterolo-e-rischio-cardiovascolare-in-menopausa-002086441.html
Ovviamente, un link allo studio, ovvero un collegamento alla esatta fonte da cui si sono prelevati i dati, non è presente nell’articolo. Al lettore distratto si chiede quindi un atto di fede. Siccome noi e la Fede siamo proprio su due universi separati, preferiamo cercarci il paper originale.
Non che non ci fidiamo eh?
E sul bollino “Lotta contro le Fake News” si inserisce la Redazione. Quotidianamente il nostro sito lavora per colmare ANNI di disinformazione medica e scientifica sul web: citazione precisa delle fonti, fact checking, obiettività non solo delle informazioni, ma anche del “modo” in cui si forniscono le informazioni. Abbiamo iniziato da poco, ma stiamo crescendo, giorno dopo giorno. Quanto segue rientra nel nostro diritto di critica, ma non abbiamo alcun interesse, intellettuale, politico o economico, a menzionare un sito piuttosto che un altro: noi stiamo tendendo la mano a chiunque sia REALMENTE motivato a combattere le fake news sul web, in particolar modo in ambito medico.
Comunque lo studio a cui Blasting News fa riferimento è questo: “A Sodium-Rich Carbonated Mineral Water Reduces Cardiovascular Risk in Postmenopausal Women” , 1 Ottobre 2004, a cura di Stefanie Schoppen, Ana M. Pérez-Granados, Ángeles Carbajal, Pilar Oubiña, Francisco J. Sánchez-Muniz, Juan A. Gómez-Gerique, M. Pilar Vaquero.
[…] Pertanto potremo assistere ad aumentato rischio cardiovascolare. Ma cosa c’entra l’acqua frizzante con tutto ciò? Vediamo nel dettaglio i risultati di un’interessante studio americano.
https://it.blastingnews.com/salute/2017/10/lacqua-frizzante-riduce-colesterolo-e-rischio-cardiovascolare-in-menopausa-002086441.html
AMERICANO? Ma da dove esce che è uno studio americano?
Lo studio è spagnolo (con una spruzzatina di Germania). E non è mica necessaria una rischiosa indagine giornalistica approfondita sotto copertura eh?
Supported by Vichy Catalán S.A. (Spain) and fellowships from the German Academic Exchange Service (DAAD), the Spanish Council for Scientific Research (CSIC), and the Comunidad de Madrid.
https://academic.oup.com/jn/article/134/5/1058/4757193#112149840
Basta leggere fino in fondo lo studio: si tratta dell’ennesimo, condotto in Spagna, finanziato dalla Vichy Catalan.
Quindi, anche senza leggere l’intero articolo, possiamo apprezzare almeno tre (3) errori sostanziali dell’articolo di Blasting News.
- Non viene citata, esattamente, la fonte. Il ché, eticamente, è anche scorretto perché viene sfruttato il lavoro di ricercatori e revisori del documento (nonché i soldi di chi materialmente ha finanziato la ricerca che viene citata) per creare contenuto per il proprio giornale online.
- Non viene fornito al lettore l’elemento chiave della notizia, ovvero che la ricerca è stata finanziata da Vichy Catalan e l’acqua “frizzante ricca di bicarbonato di sodio” usata per la ricerca è stata fornita nientemeno che da Vichy Catalan stessa [“Both mineral waters were provided in 0.5-L bottles (Vichy Catalán, S.A.)” cit. dallo studio] e NON si tratta di una generica acqua frizzante. Tra l’altro, tecnicamente parlando, la Vichy Catalan non è neanche un’acqua “frizzante”, ma una “naturalmente frizzante” – tipo la Ferrarelle, per intenderci.
- Francamente non capisco da dove l’autrice dell’articolo tragga l’informazione che lo studio è “americano”, quando è uno dei tantissimi, finanziati dalla Vichy Catalan, che vengono condotti in Spagna.
Sulla base di quanto sopra, è chiaro che l’articolo che declama, a caratteri cubitali che l‘Acqua frizzante abbassa il colesterolo nelle donne in menopausa sia talmente viziato, nella forma, da perdere credibilità anche quando copia-incolla vari dati provenienti dallo studio.
Giova ricordare che uno studio molto simile, del 2010, però condotto da ricercatori indipendenti, in doppio cieco: “A double-blind, placebo-controlled study of the short term effects of a spring water supplemented with magnesium bicarbonate on acid/base balance, bone metabolism and cardiovascular risk factors in postmenopausal women” (2010, pubblicato su BMC) ha portato alla conclusione che il consumo di acqua frizzante, in donne con la menopausa, aumenta la disponibilità di magnesio, ma non modifica in alcun modo i profili lipidici (colesterolo).
Non è abbastanza? Nel 2014 un altro studio indipendente -ovvero: privo di conflitti di interessi reali o presunti- ha messo a confronto un’acqua minerale ricca di calcio, magnesio e bicarbonato con un’acqua ‘di controllo’. Al termine della ricerca, non vi erano state variazioni statisticamente significative né con la prima né con la seconda acqua: “Hypolipidemic Activity of a Natural Mineral Water Rich in Calcium, Magnesium, and Bicarbonate in Hyperlipidemic Adults“.
AGGIORNAMENTO: 15 OTTOBRE 2019
E come fece Mosè: separiamo le acque (frizzanti) dal colesterolo
Il 16 Ottobre 2017 in questa bufala cadde anche ANSA.IT (Lombardia)
Da cui cito:
[…] A dirlo è uno studio americano pubblicato sulla rivista scientifica Journal of Nutrition, citato dal portale In a Bottle (www.inabottle.it).
Dall’articolo ANSA linkato sopra
Inabottle.it? Vuoi vedere che ho isolato il “paziente zero”?
Un paio di ricerche facili facili e giungo qui: https://www.inabottle.it/it/benessere/acqua-gassata-riduce-rischio-cardiovascolare
Da cui cito:
Uno studio americano condotto da Stefanie Schoppen e pubblicato dal The Journal of Nutrition ha indagato gli effetti che l’acqua gassata può avere sul rischio cardiovascolare nelle donne in post-menopausa. Un campione di donne è stato invitato a bere un litro di acqua liscia al giorno per due mesi e successivamente un litro di acqua gassata al giorno per altri due mesi.
Dall’articolo di Inabottle.it linkato sopra
Dopo aver bevuto acqua gassata è stato riscontrato nelle donne un calo del 6,8% del colesterolo totale, un caldo del 14,8% del colesterolo LDL (quello cattivo) e un aumento del 14,8% del colesterolo HDL (quello buono).
Come fonte di siffatte dichiarazioni, viene linkato l’articolo: “Sparkling Water Versus Regular Water” su LiveStrong.com
Leggendolo oggi, 15 ottobre 2019, NON vi è alcun riferimento all’acqua frizzante efficace contro il colesterolo.
Noto un particolare: l’articolo è stato aggiornato l’ultima volta il 24 SETTEMBRE 2019. Uhm… non è che questi volponi di Live Strong hanno pubblicato la minchiata, se ne sono (giustamente) pentiti e hanno nascosto la polvere sotto il tappeto, ma non prima di aver trollato decine di siti internet italiani?
Grazie al nostro fidato archive.org, vediamo che scrivevano su questo articolo quelli di livestrong nel 2011.
A 2004 study published in The Journal of Nutrition by Stefanie Schoppen investigated the effects of carbonated water on cardiovascular risk in post-menopausal women. The women were asked to drink one liter of regular water per day for two months and then one liter of carbonated water per day for two months. After drinking the carbonated water, the women had a 6.8 percent drop in total cholesterol, a 14.8 percent drop in LDL cholesterol and a 14.8 percent increase in HDL cholesterol.
“Sparkling Water Versus Regular Water” (versione 2011) su LiveStrong.com
Traduciamo al volo:
Uno studio del 2004 pubblicato sul The Journal of Nutrition da Stefanie Schoppen ha indagato gli effetti che l’acqua gassata può avere sul rischio cardiovascolare nelle donne in post-menopausa. Alle donne è stato chiesto di bere un litro di acqua liscia al giorno per due mesi e successivamente un litro di acqua gassata al giorno per altri due mesi.
Mia traduzione Ma…. dove ho già letto questa cosa?
Dopo aver bevuto acqua gassata è stato riscontrato nelle donne un calo del 6,8% del colesterolo totale, un caldo del 14,8% del colesterolo LDL e un aumento del 14,8% del colesterolo HDL.
Successivamente, in uno dei tanti aggiornamenti del medesimo articolo, livestrong.com ha, GIUSTAMENTE, cancellato il riferimento allo studio sulla Vichy e sul Colesterolo, tanto che nella attuale versione, tutt’ora linkata da inabottle.it, non ve n’è più traccia.
Ma il perché, qui in Italia, si fosse deciso che questo era uno studio “americano”, tutt’ora trascende la mia capacità di comprendere l’odierno giornalismo.
Direi che l’indagine si conclude qui. Vado a farmi un’acqua frizzante. Indipendentemente dal colesterolo.
Vostra, frizzantina, Angela
Chiudendo l’indagine, la domanda sorge spontanea, ed è rivolta ad articolisti e responsabili editoriali. Ma voi vi rendete conto della RESPONSABILITÀ che vi assumete nel momento in cui, superficialmente, scrivete che BERE ACQUA FRIZZANTE RIDUCE IL COLESTEROLO E RIDUCE I RISCHI DI MALATTIE CARDIOVASCOLARI? Fosse anche 1 solo vostro lettore su 100.000, che DECIDE di non cambiare nulla della sua alimentazione, non consultare un medico, e invece cominciare a bere acqua frizzante perché, ha letto, questo abbasserà il suo colesterolo, voi, seriamente, non vi sentite neanche per un attimo responsabili?
Confermiamo la nostra disponibilità a collaborare per confronto, fact checking e revisioni scientifiche (a titolo GRATUITO, non iniziate ad andare nel panico!) con redazioni SERIE, che comprendono l’importanza di una divulgazione medico-scientifica in lingua italiana fatta correttamente, libera da meccanismi di click baiting, di allarmismi e di inutili proclami.
La Redazione, Virtua Salute.
Complimenti per l’indagine e il debunk.
Quella dell’acqua frizzanti anticolesterolo è una bufala considerata minore, nessuno sul web ci si è voluto sporcare le mani, siete grandi!
Continuate così!
Federico.