Salute e Dintorni

[Congresso] L’incidenza dell’HPV nei tumori orofaringei

Dall’1 al 3 settembre si è tenuto a Roma il 7° Congresso mondiale IAOO (International Academy of Oral Oncology).

Gli esperti internazionali hanno subito posto l’attenzione sui dati più allarmanti:

Negli ultimi dieci anni i tumori orofaringei sono aumentati del 300%, soprattutto in relazione all’aumento di infezioni da Papilloma Virus, responsabile in Italia del 40% dei casi, percentuale che sale all’85% negli Stati Uniti. Tuttavia ci aspettiamo un’ulteriore crescita di questi tumori legata al virus poiché la prevalenza è 18 volte superiore rispetto al passato.

ha sottolineato il presidente del Congresso Giuseppe Spriano, responsabile Otorinolaringoiatria dell’IRCCS Humanitas e docente di Humanitas University.

Sul tema è stata appena pubblicata la ricerca sul Journal of the American Academy of PAs: “HPV-associated oropharyngeal cancer”.

L’infezione da HPV

Il Papilloma Virus (HPV) è l’infezione più comune tra le malattie sessualmente trasmissibili.
Il virus HPV include 200 genotipi differenti, di cui 40 colpiscono la regione ano-genitale.
L’ infezione da HPV può essere asintomatica o causare:

  • verruche genitali,
  • displasia cervicale o anale,
  • cancro cervicale (o anale),
  • vaginiti,
  • tumori vaginali,
  • neoplasie vulvari,
  • tumori al pene.

La maggioranza delle infezioni ano-genitali viene eliminata dalle difese immunitarie dell’organismo poco dopo l’acquisizione; tuttavia alcuni ceppi possono persistere nell’organismo e manifestarsi in forme tumorali benigne o maligne (circa il 10%). Virtua Salute ha pubblicato di recente una nota sull’importanza della corretta conoscenza riguardo il vaccino contro l’HPV.

L’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ha confermato l’evidenza oncogena per 12 tipi di HPV.
Due ceppi hanno una tendenza a progredire in cervicocarcinoma maggiore di altri: sono l’HPV 16 il 18, con un’incidenza del 70%.
Includendo gli HPV 45, 31, 33, 52, 58 e 35 si raggiunge il 90% dei tumori della cervice.
Gli altri ceppi di HPV sono considerati a basso rischio e associati a lesione benigne, pensiamo, ad esempio, ai condilomi genitali.

L’HPV che colpisce il cavo orale

L’HPV è epiteliotropo, ovvero attacca le cellule che rivestono l’epitelio (cellule epiteliali squamose) e le mucose genitali.
La trasmissione del virus avviene a livello delle superfici epiteliali da:

  • pelle a pelle (verruca comune);
  • madre a neonato (papilloma delle vie respiratorie).

40 genotipi di HPV si trasmettono sessualmente (anche senza rapporto completo, per trasmissione da contatto genitale cute-mucose).

La maggior parte dei ceppi HPV sono debellati naturalmente dall’organismo in un arco di tempo che può variare da 1 a 2 anni.
Una percentuale minore può persistere però per anni, o decenni, in stato latente, per motivi che non sono ancora noti.

Foto di kalhh da Pixabay
Sistema Immunitario

Tra i 40 genotipi a trasmissione sessuale è nota l’infezione orale da HPV.
Tra i fattore di rischio principali per l’acquisizione troviamo il sesso orale.
Uno studio condotto su giovani adulti, tra i 18 e i 25 anni, ha dimostrato che il rischio di infezione da HPV orale incidente è aumentato a seguito del sesso orale eseguito nei 3 mesi precedenti.
Sono stati identificati come fattori di rischio per un’infezione persistente da HPV orale:

  • numero elevato di partner (di sesso orale)
  • età avanzata
  • sesso tra uomini
  • fumo

Gli uomini sono a rischio HPV orofaringeo

Gli uomini hanno da tre a quattro volte più probabilità di contrarre un’infezione da HPV orale rispetto alle donne.

La differenza può essere associata al numero maggiore di partner sessuali totali nel corso della vita (rispetto alle donne).
Inoltre, gli uomini impiegano quasi il doppio del tempo, rispetto alle donne, per eliminare un’infezione da HPV orale .

Meno dell’1% delle infezioni orali di HPV porta a carcinoma squamocellulare orofaringeo (SCC) associato ad HPV.
Un’infezione persistente di HPV orale è considerata alto fattore di rischio per la trasformazione e sviluppo maligno di SCC associato ad HPV .

La gestione di questo tipo di SCC deve essere eseguita da un chirurgo otorinolaringoiatra esperto con un team multidisciplinare in un centro oncologico.
Uno studio pubblicato sul New England Journal of Medicine ha dimostrato che lo stato di HPV è un fattore prognostico indipendente e che la positività per l’HPV è associata ad una maggiore sopravvivenza nei pazienti con carcinoma orofaringeo.
Tenendo in considerazione tutti gli altri fattori (differenze di età, etnia, stadio del cancro, storia di fumo e trattamento) i pazienti con tumori positivi all’HPV hanno mostrato una riduzione del 58% del rischio di morte rispetto ai pazienti i cui tumori erano negativi all’HPV.

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Lucia Fava
Copywriter ed esperta di social media marketing, è la responsabile del coordinamento con i revisori scientifici. Si occupa di ricerca fonti e fact checking. ------ Note biografiche disponibili nella pagina Redazione | Tutti gli articoli, ove non espressamente specificato, sono sottoposti a Revisione Scientifica e Fact Checking.
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