Iniziamo da un concetto semplice semplice: dormire è necessario. A tutti, indipendentemente da età, sesso, etnia, status sociale. La privazione del sonno, del resto, ha effetti devastanti sul corpo e sulla mente e, in alcuni casi, risulta letale.
Generalizzando al massimo, sono necessarie ALMENO 6-8 ore di sonno (notturno, in accordo con i ritmi circadiani) per mantenersi in salute; eppure alcuni soggetti riferiscono di aver bisogno di più ore per sentirsi in forma, mentre altri riferiscono che necessitano di dormire molte meno ore per sentirsi riposati. Un recente studio indaga su queste diverse esigenze: sospettato principale, un gene mutato, il Recettore β1-Adrenergico.
I ricercatori dell’Università della California, San Francisco (UCSF) hanno tentato di svelare questo mistero, analizzando il ruolo dei geni nella regolazione di quanto una persona necessita di dormire. I ricercatori hanno esaminato i componenti di una famiglia (tutti presentavano una mutazione genomica) che hanno assicurato che si sentivano riposati anche se dormivano molto meno di 8 ore a notte.
I risultati dello studio, “A Rare Mutation of β1-Adrenergic Receptor Affects Sleep/Wake Behaviors“, pubblicato il 28 Agosto 2019 sulla rivista Neuron (su Cell Press), suggeriscono inoltre una road map per lo sviluppo di farmaci che aiutino le persone a dormire meglio.