Il Quotidiano della Sanità ha posto di recente in evidenza la situazione di stagnazione per quanto riguarda l’abitudine al fumo.
Sono 11,6 milioni i fumatori in Italia e rappresentano il 22% della popolazione (erano il 23,3% nel 2018).
La prevalenza è uguale a quella riscontrata nel 2014 e nel 2008, a riprova del fatto che in oltre dieci anni il trend non è diminuito.
Oltre la metà dei giovani fumatori nella fascia d’età 15-24 anni (il 53,1% del totale) fuma tra le 10 e le 19 sigarette al giorno.
Il consumo di sigaretta elettronica in Italia
A fronte di più persone che stanno cercando di smettere di fumare , le e-cig (electronic cigaret) stanno guadagnando popolarità.
In Italia gli utilizzatori abituali e occasionali di e-cig sono circa 900.000.
Di questi l’80,1% sono fumatori, dunque consumatori duali che fumano le sigarette tradizionali e contemporaneamente l’e-cig.
Il 5% dei fumatori abituali o occasionali di sigaretta elettronica sono persone che prima di utilizzare l’e-cig non avevano mai fumato sigarette tradizionali.
Gli inserzionisti pubblicizzano le sigarette elettroniche come alternativa “più salutare” o meno dannosa alle sigarette convenzionali a base di tabacco, o alle sigarette a tabacco riscaldato.
Tuttavia, le implicazioni per la salute a lungo termine dell’uso prolungato di sigarette elettroniche richiedono ulteriori ricerche.
Gli effetti dello svapo nel breve termine
Il 20 Agosto sulla rivista scientifica Radiology è stata pubblicata la nuova ricerca: “Acute Effects of Electronic Cigarette Aerosol Inhalation on Vascular Function Detected at Quantitative MRI”.
Sono stati valutati 31 non fumatori sani, di cui 14 donne, di età media 24,3 anni ± 4,3.
In questo studio prospettico, condotto da maggio a settembre 2018, i non fumatori sono stati sottoposti a risonanza magnetica 3.0-T prima e dopo l’inalazione di aerosol di sigaretta elettronica.
Le e-cig non contenevano nicotina, erano a base di glicole propilenico e glicerolo con aroma di tabacco.
I ricercatori hanno misurato l’ ” iperemia reattiva ” dei partecipanti, con cui si intende un breve aumento del flusso sanguigno dopo l’occlusione di un’arteria.
L’obiettivo era circoscrivere gli effetti da svapo nel breve periodo partendo da precedenti studi che hanno sostenuto che l’iperemia reattiva può essere una buona misura predittiva della funzione vascolare e della funzione endoteliale.
L’endotelio è un sottile strato di cellule che riveste l’interno dei vasi sanguigni.
Un danno all’endotelio provoca una cattiva circolazione e ispessimento delle arterie con aumento della probabilità di incorrere in una deficit di flusso sanguigno al cuore e al cervello, connesso a rischi di infarto ed ictus.
Le scansioni delle risonanze hanno rivelato una riduzione del flusso sanguigno nell’arteria femorale, l’arteria principale che trasporta sangue alla coscia e alla gamba.
Il team, guidato da Alessandra Caporale, ricercatrice post-dottorato presso il Laboratory for Structural, Physiologic and Functional Imaging dell’Università della Pennsylvania (Filadelfia), ha anche notato una ridotta iperemia reattiva.
Il potenziale pericolo del processo di vaporizzazione
Nel dettaglio, lo studio ha scoperto che, dopo lo svapo:
- il picco del flusso sanguigno è diminuito del 17,5%;
- la dilatazione dell’arteria femorale è diminuita del 34%;
- i livelli di ossigeno venoso sono diminuiti del 20%;
- l’iperemia reattiva è diminuita di quasi il 26%.
Le sigarette elettroniche sono pubblicizzate come non dannose e molti utenti di sigarette elettroniche sono convinti che stanno solo inalando il vapore acqueo, ma i solventi, gli aromi e gli additivi nella base liquida, dopo la vaporizzazione, espongono i consumatori a molteplici insulti al tratto respiratorio e ai vasi sanguigni.
ha sottolineato la ricercatrice Caporale, mettendo in guardia i giovani a non iniziare, neppure per prova, ad usare le sigarette elettroniche.
L’inalazione di aerosol di sigarette elettroniche prive di nicotina ha avuto un impatto transitorio sulla funzione endoteliale nei non fumatori sani; di conseguenza:
[…]Se c’è un effetto dopo un singolo utilizzo di una sigaretta elettronica, pensiamo a quali danni permanenti potrebbe essere causato dallo svapo costante negli anni.
ha concluso l’autrice.
Per affrontare, invece, gli effetti potenzialmente avversi a lungo termine sulla salute vascolare, sono necessari ulteriori approfondimenti.