Un sensore progettato dai ricercatori del MIT (Massachusetts Institute of Technology) potrebbe accelerare notevolmente il processo di diagnosi della sepsi. La sepsi è una delle principali cause di morte in tutto il mondo, che secondo l’OMS colpisce ogni anno 30 milioni di persone, 20% delle quali, circa 6 milioni, muore a seguito di complicazioni quali lo shock settico.
La sepsi è una violenta risposta del sistema immunitario a seguito di un’infezione, che provoca aumento del ritmo cardiaco, difficoltà nella respirazione e forte aumento della temperatura corporea. Se non trattata in tempo, la sepsi può portare allo shock settico, ovvero un improvviso abbassamento della pressione arteriosa e il collasso di uno o più organi: un quadro clinico che il più delle volte si rivela fatale per il paziente.
La chiave per la sopravvivenza del paziente è riuscire a diagnosticare il prima possibile la sepsi. Il problema principale è quindi il tempo con cui si riesce ad avere una diagnosi certa.
Problema: i sintomi della sepsi, nei suoi stadi iniziali, sono comuni a molte altre patologie; i medici devono combinare i sintomi con esami specifici che identifichino markers di infezione o di malfunzionamento di uno o più organi.
La soluzione offerta da MIT è un dispositivo capace di identificare nel sangue un biomarker caratteristico della sepsi, ovvero la proteina Interleuchina 6 (IL-6), prodotta in circostanza di forte infiammazione. Questa proteina è già nota da anni in quanto presente nel sangue già ai primi stadi della sepsi. Tuttavia, riesce ad essere identificata dalle attuali tecnologie solo quando è in quantità rilevanti ovvero la sepsi è già in stadio avanzato.
La svolta offerta da questo dispositivo, è la capacità di rilevare anche la minima traccia di IL-6 nel sangue (16 picogrammi / millilitro) utilizzando 5 microlitri di sangue (1 microlitro = 0,000001 L), quando quindi la sepsi è nelle sue fasi iniziali, spesso prima che il pazienti manifesti i primi sintomi.
E per quanto riguarda la questione tempo, il dispositivo riesce ad elaborare una risposta in 25-30 minuti.
Un dispositivo scalabile
Il metodo ideato dai ricercatori dei MIT, con a capo Dan Wu, uno studente di dottorato nel dipartimento di ingegneria meccanica, nasce per il rilevamento dell’Il-6, ma è scalabile per identificare molti altri tipi di biomarker per altre malattie.
Fonte: Microfluidics device helps diagnose sepsis in minutes (html, ENG)