Oltre 50 milioni di persone in tutto il mondo soffrono di diverse forme di demenza, Morbo di Alzheimer in primis, da cui in Italia sono affette oltre 600.000 persone; le reali cause di queste condizioni sono oggetto di perenne dibattito in seno alla comunità medico-scientifica. Tuttavia, le nuove linee guida sulla prevenzione della demenza pubblicate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità valutano 12 fattori di rischio e offrono consigli su come gestire o prevenirli.
WHO Guidelines: Risk reduction of cognitive decline and dementia
(Linee Guida OMS: Riduzione dei rischi di declino cognitivo e demenza)
Le linee guida dell’OMS forniscono raccomandazioni, alcune basate su evidenze scientifiche, altre in attesa revisione o dimostrazione, su comportamenti e cambiamenti dello stile di vita per ritardare o prevenire il declino cognitivo e la demenza.
Il documento completo, in PDF, è disponibile in lingua inglese in questa pagina: https://www.who.int/mental_health/neurology/dementia/guidelines_risk_reduction/en/
Un esaustivo riassunto del medesimo documento è disponibile, sempre nella stessa pagina web, in lingua inglese, russa, cinese, araba, spagnola e francese.
I 12 fattori di rischio elencati sono:
- bassi livelli di attività fisica
- fumo
- dieta sbilanciata, insufficiente
- abuso di alcool
- riserva cognitiva insufficiente o compromessa (capacità del cervello di compensare problemi neurologici)
- mancanza di attività sociale
- aumento di peso / condizioni di sovrappeso / obesità
- ipertensione
- diabete
- dislipidemia (livelli di colesterolo LDL alti)
- depressione
- perdita dell’udito.
Per ognuna delle voci dell’elenco, l’OMS stila una lista di raccomandazioni su come affrontare e gestire ciascuno di questi potenziali fattori; per ognuno, è stato anche valutato se ci sono sufficienti e solide prove scientifiche che affrontarlo possa aiutare a prevenire la demenza.
Ad esempio, attualmente non vi sono prove sufficienti del fatto che migliorare la propria attività sociale [quella reale, i “social” non c’entrano nulla – N.d.R.], assumere antidepressivi o utilizzare apparecchi acustici possa ridurre il rischio di demenza.
Tuttavia, l’OMS sottolinea che essere socialmente coinvolti, trattare adeguatamente la depressione e gestire la perdita dell’udito sono comunque importanti ai fini del miglioramento complessivo della qualità della vita.