OTC e Integratori

Integratori di Vitamina D e Omega 3 come prevenzione delle malattie autoimmuni? [Lo studio VITAL]

Le cosiddette malattie autoimmuni, come l’artrite reumatoide, aumentano la loro incidenza con l’invecchiamento. Lo studio oggi presentato ha indagato, su larga scala, se l’integrazione alimentare, in particolare Vitamina D e Omega 3 abbia un ruolo significativo nella prevenzione di questo tipo di patologia.

Le conclusioni dei ricercatori nascono dalle indagini svolte nel corso della ricerca “VITAL” (https://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT01169259), che è, citando dall’abstract dello studio: uno studio clinico randomizzato su 25.871 uomini e donne statunitensi per valutare se l’assunzione giornaliera di integratori alimentari di vitamina D3 (2000 UI) o acidi grassi omega-3 (olio di pesce Omacor®, 1 grammo) riduce il rischio di sviluppare cancro, malattie cardiache e ictus nelle persone che non hanno una precedente storia di queste malattie. La fase di intervento di 5 anni (assunzione della pillola di studio, mediana 5,3 anni) è terminata; è in corso il follow-up osservazionale post-intervento dei partecipanti allo studio.

Lo studio, disponibile in full-text (in inglese) su BMJ: Vitamin D and marine omega 3 fatty acid supplementation and incident autoimmune disease: VITAL randomized controlled trial

Il principio che ha ispirato la ricerca sono le riconosciute proprietà antinfiammatorie di Vitamina D e Acidi grassi Omega 3. L’idea era che sfruttandone le proprietà questi integratori avrebbero potuto costituire un fattore di prevenzione di malattie autoimmuni.

Ai partecipanti, divisi in gruppi, sono stati somministrati:

  • Vitamina D e Omega 3 (Vit D3 2000 IU e 1000 mg di Omega 3)
  • Vitamina D e Placebo
  • Omega 3 e Placebo
  • Placebo

Conclusioni

L’integrazione di vitamina D per cinque anni, in abbinamento o meno di acidi grassi omega 3, ha ridotto l’incidenza delle malattie autoimmuni del 22%, mentre l’integrazione di acidi grassi omega 3 con o senza vitamina D ha ridotto il tasso di malattie autoimmuni del 15% (non statisticamente significativo). Entrambi i gruppi hanno mostrato effetti maggiori rispetto al placebo.

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John Dimi
Editore e divulgatore scientifico. Oltre che contributor diretto per il sito, si occupa di fact checking e revisione delle bozze. ------ Note biografiche disponibili nella pagina Redazione | Tutti gli articoli, ove non espressamente specificato, sono sottoposti a Revisione Scientifica e Fact Checking.
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